Turismo

Cantine aperte e il boom delle vendite dirette

Grande successo, anche quest’anno, per la manifestazione del turismo del vino che richiama sempre migliaia di appassionati

31 maggio 2008 | Graziano Alderighi

Anche l’edizione 2008 di Cantine Aperte è stata un successo che ha portato per cantine, alla scoperta del patrimonio vinicolo locale, oltre un milione di enoturisti attratti dai vini presentati dalle oltre 800 aziende che hanno aderito all’iniziativa.
Complice il bel tempo in quasi tutta Italia e il crescente interesse per il buon vino, le presenze in cantina sono complessivamente aumentate rispetto all’anno scorso, arrivando, in alcune regioni ad un incremento intorno al 20%.
La giornata di festa dedicata al vino, che si ripete ormai da sedici anni nelle cantine del Movimento Turismo del Vino, ha confermato la tendenza già evidenziata dalla passata edizione rispetto al target di visitatori. Ad accogliere l’invito delle cantine anche quest’anno sono stati per lo più giovani tra i 25 e i 35 anni, con gioia definiti dai produttori degli “enoturisti consapevoli” interessati non solo a bere del buon vino, ma anche a conoscerne le proprietà e la storia. Una novità, rilevata in quasi tutte le regioni, è l’aumento di presenze femminili, che si attesta, in media, intorno al 40% delle presenze totali.

Non solo folclore e promozione, infatti, secondo le prime stime, diffuse proprio in occasione di Cantine Aperte, le vendite dirette di vino in azienda hanno toccato la ragguardevole soglia del miliardo di euro.
Una cifra imponente che ribadisce la necessità di un maggior coinvolgimento del consumatore direttamente sul campo, a contatto con gli agricoltori.

Le regioni dove maggiore è l'incidenza del vino nella vendita diretta sono Friuli, Piemonte, Umbria, Lazio e Basilicata dove sono coinvolte quasi la metà delle imprese che scelgono questa forma di commercializzazione.
Si tratta di una attività che alimenta anche un notevole flusso turistico: circa 5 milioni sono gli enogastronauti per un volume di affari di circa 2,5 miliardi di euro.
Una realtà molto diffusa tra i nuovi Paesi produttori come Sudafrica, Australia e Stati Uniti dove la visita alle wineries è una tappa impedibile nella visita alle principali aree vocate.

"Territorio, identità: il vino rappresenta la migliore sintesi dei nostri territori. – ha commentato il Ministro Zaia - Questa di Cantine Aperte è una grande esperienza culturale e promozionale del vino italiano, che avvicina i consumatori, soprattutto i giovani, al mondo della vitivinicoltura. E' un'occasione unica per promuovere il vino italiano, dimostrando, con l'evidenza dei fatti, la passione, l'impegno e la serietà delle imprese che lavorano nel settore. Ma è anche un momento formativo importante, che servirà ad avvicinare i giovani ai prodotti di eccellenza dei nostri territori, aiutandoli a conoscere le mille realtà enogastronomiche italiane".