Turismo
SE L’AGRITURISMO VIENE CONSIDERATO IL PARENTE POVERO
Anche il settore del turismo rurale pareva aver conquistato il diritto di avvantaggiarsi dei servizi offerti dall’Enit, storico ente italiano per la promozione turistica dell’Italia all’estero. Federturismo ha però posto il veto, con una nota molto dura che considera un “inaccettabile precedente” l’inclusione di un settore agricolo in un comparto che ha diverse radici, anche normative
12 marzo 2005 | T N
Chi è lâEnit
L'Ente Nazionale Italiano per il Turismo (istituito con R.D.L. 12 ottobre 1919, n. 2099 e riordinato con le leggi 11 ottobre 1990, n. 292 e 30 maggio 1995, n. 203) ha il compito di provvedere âalla promozione turistica dell'Italia all'esteroâ.
Persegue questa finalità âadottando iniziative per far conoscere all'estero le risorse turistiche nazionali e regionali e in particolare i valori naturali, ambientali, storici culturali ed artistici del nostro paese.â, e per assistere e offrire servizi tecnici alle imprese turistiche italiane per la loro penetrazione commerciale sui mercati esteri.
Il nucleo centrale dellâattività dellâEnit, quale titolare di un interesse pubblico generale, è costituito, quindi, da attività di promozione e di comunicazione dirette ai possibili utenti/consumatori che risiedono in paesi esteri e di servizio alle imprese turistiche italiane.
Oggetto della promozione e della comunicazione sono l'immagine dellâItalia ed il complessivo prodotto turistico italiano.
Le attività attraverso le quali l' E.N.I.T. persegue il suo scopo istituzionale sono le seguenti:
- attività di studio dei mercati internazionali ed in particolare delle connotazioni e delle tendenze della domanda turistica individuale ed organizzata;
- monitoraggio costante dellâevoluzione della domanda turistica estera;
- pianificazione di strategie operative disegnate d'intesa con i protagonisti pubblici e privati del turismo italiano: Ministero per le Attività Produttive, Regioni, Amministrazioni pubbliche centrali, Enti, Associazioni di categoria ed i produttori di servizi turistici: trasporti, ricettività , ristorazione, pubblici esercizi e così via.
Inoltre lâEnit provvede e sovraintende alla realizzazione degli obiettivi programmatici utilizzando, per ogni mercato o area di consumo omogenea, la combinazione ottimale di vari strumenti operativi quali:
- comunicazione multimediale;
- pubblicità sui mass media;
- produzioni editoriali, audiovisive e multimediali;
- creazione e gestione di banche dati ed immagini;
- distribuzione tradizionale e telematica di informazioni;
- distribuzione di materiale;
- rapporti con la stampa in Italia ed allâestero;
- analisi settoriali e consulenze alle Regioni ed agli operatori privati italiani in tema di strategie dâimpresa;
- organizzazioni di incontri di commercializzazione tra offerta italiana e domanda estera;
- assistenza a missioni di operatori economici italiani allâestero ed esteri in Italia;
- incontri con autorità amministrative, opinion makers, personalità ed esponenti delle aree culturali ed artistiche nei vari paesi sedi di uffici Enit allâestero;
- organizzazione e partecipazione a fiere, mostre, esposizioni e grandi eventi in Paesi esteri ed in Italia;
- assistenza e consulenza operativa alle imprese dellâofferta turistica italiana nella programmazione delle attività produttive e nella collocazione sui mercati esteri di beni e servizi turistici italiani.
La polemica
à una âbuona ideaâ ed âè importanteâ inserire l'agriturismo ânella composizione dell'immagine turistica italianaâ con una presenza nella nuova Agenzia nazionale del turismo. à quanto ha affermato Giorgio Lo Surdo, direttore di Agriturist-Confagricoltura in merito alle disposizioni contenute all'articolo 12 del Piano di Azione per lo Sviluppo preparato dal Governo.
âSiccome stiamo parlando di organismi di promozione di un'offerta turistica - spiega Lo Surdo -, che oggettivamente poi è fatta di posti letto e eventualmente di altri servizi connessi, ed è un'offerta che già all'estero viene gestita dall'Enit, nel senso che le nostre guide arrivano all'Enit e noi riceviamo frequenti richieste di informazione sull'agriturismo, è abbastanza normale che nel pacchetto complessivo dell'offerta turistica e quindi dell'organismo di promozione all'estero dell'offerta turistica ci sia anche l'agriturismo. Questo non significa che l'agriturismo assume un'importanza diversaâ.
L'agriturismo, aggiunge il direttore di Agriturist-Confagricoltura, âè un tipo di turismo che fa qualità fa anche visibilità dell'immagine Italia all'estero, per cui non si vede per quale ragione non considerarloâ.
La presenza dell'agriturismo negli organi di gestione della nuova agenzia significa âsolo che si tenga conto nel costruire un'immagine dell'offerta italiana verso l'estero anche di quest'aspetto, al di là del fatto che anche numericamente è inferiore, sotto il profilo attrattivo è notevole e si porta dietro tutto il turismo ruraleâ.
Il presidente di Federturismo/Confindustria Costanzo Jannotti Pecci contesta duramente lâinclusione dellâagriturismo nella nuova Enit. âNon câè pace per il turismo: nel mentre si stava profilando un primo accettabile esito per il riassetto dellâEnit, dopo anni di attese e confronti, in zona cesarini spunta, nel Piano di Azione per lo Sviluppo preparato dal Governo, la rappresentanza dellâagriturismo nel nuovo Ente. Se la bozza preparatoria - ha detto ancora il presidente - trovasse conferma nei provvedimenti del Consiglio dei Ministri di domani, si realizzerebbe un inaccettabile precedente, innanzitutto dalle dubbie radici anche normative: dallâordinamento dei Ministeri, al Cnel, alle leggi dei due settori, alla Commissione europea, come in diritto ed in economia, la separazione tra agricoltura e turismo è netta ed inequivocabile, con il cosiddetto agriturismo contemplato e sancito soltanto quale complemento delle attività esercitate dagli imprenditori agricoli di cui allâart. 2135 del codice civile. Ma evidentemente ciò non è sufficiente per il gioco dello scambio politico che tratta lâindustria del turismo, a lungo completamente ignorata, come un comodo omnibus sul quale imbarcare ogni utile compromesso interno al Governoâ. Costanzo Jannotti pecci ha inoltre ricordato come âlâunico assetto condiviso per lâEnit è quello che prevede i rappresentanti dello Stato, delle Regioni e delle organizzazioni datoriali del settore maggiormente rappresentative, secondo le norme regolanti la composione del Cnel: se necessario dovrà pensarci il Parlamento, nel prosieguo dellâiter del provvedimento, a ricordarlo al Governoâ.