Salute
Latte crudo dai distributori automarici, è polemica
Il nutrizionista Carlo Cannella mette in guardia dal berlo senza averlo scaldato prima. Sarebbe da incoscienti portarlo nelle scuole tal quale
31 ottobre 2009 | C. S.
âIl latte crudo somministrato dai distributori è una roulette russa, può essere nocivo, quanto meno andrebbe scaldato primaâ. Carlo Cannella, Presidente dellâInran di Roma e Ordinario di Scienza dellâAlimentazione allâUniversità âla Sapienzaâ di Roma, non usa giro di parole: intervenendo al convegno âQuando la tecnologia significa aumento della qualità â Il caso del latteâ, organizzato Assolate nellâambito del Milk Day di Cibus Tec 2009, ha aggiunto: âEâ da incoscienti portare il latte crudo nelle scuole, sollecitando i bambini a berlo. Negli Usa è vietato in 21 Stati, e negli altri Stati è sottoposto a controlli rigorosiâ. Cannella ha poi dichiarato che gli italiani consumano sì molto formaggio, ma poco latte, ricco invece di vitamina D e di vitamina B12. Ogni italiano, infatti, ne beve meno di un bicchiere al giorno (150 ml), con un consumo annuo pro-capite di 56 litri.
Ma in Italia operano circa 1200 distributori automatici di latte crudo, suddivisi tra Emilia Romagna, Piemonte e Veneto e se ne consumano circa 1.000 quintali al giorno. E il parere di Cannella potrebbe non incontrare i consensi del Ministro dellâAgricoltura, Luca Zaia, che da un convinto sostenitore del âLattematâ ha recentemente dichiarato di volerne installare uno anche presso il Ministero di via XX settembre.
Per Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale Codacons âLa posizione dellâassociazione è sempre stata favorevole allâistallazione dei distributori automatica purché vengano intensificati i controlli negli allevamenti e sui distributoriâ.
Da una ricerca di Codacons svolta nel 2009 su 92 distributori automatici in Emilia Romagna i dati sarebbero allarmanti: 49 presentavano una temperatura di conservazione superiore a quella prescritta dalla legge e in molti altri casi si sarebbe riscontrata scarsa igiene e informazione ingannevoli circa la necessaria bollitura del latte crudo (come disposto dal Ministero della Salute nel 2008).
âFino ad ora â ha concluso Barbieri â Codacons ha evitato di comunicare le sue perplessità non volendo sovrapporsi agli Enti di controllo e continuando a dialogare con le associazione dei produttori. Ma da oggi non tollereremo più informazioni ingannevoli sul latte crudoâ.
Nella mattinata si è svolto il convegno tecnico âPrebiotici e probiotici, azioni e rivendicazioniâ a cui hanno partecipato Emanuela Turla di EFSA - European Food Safety Authority (Le disposizioni del Regolamento CE 1924/2006 alla vigilia della loro entrata in vigore), Silvia Borrello del Ministero Sanità (Punti di forza e di criticità della norma comunitaria), Lorenzo Morelli dellâUniversità Sacro Cuore di Piacenza (Azioni e potenzialità dei prebiotici e dei probiotici, nei prodotti lattiero caseari), Paolo Aureli dellâIstituto Superiore di Sanità (Metodiche e analisi dei prodotti del latte, aventi azione Prebiotica e Probiotica), Salvatore Castiglione del Gruppo Yogurt/Assolatte (Probiotici: funzionalità e approvazioni claims). Moderatore il direttore della rivista Il Latte Vincenzo Bozzetti.
Fonte: Luca Campana