Salute

LE ENOTECHE DEL CIRCUITO "VINARIUS" LANCIANO IL CONSUMO RAGIONATO E CONSAPEVOLE DEL VINO

Guadagnare in salute bevendo bene. E' questo il principio su cui occorre muoversi per contrastare l'ondata di proibizionismo dell'attuale governo. Le entoeche dunque diverebbero, un po' provocatoriamente, come le farmacie notturne, un luogo in cui si spiega come assumere il vino

02 giugno 2007 | T N

“Se il Governo dovesse adottare misure repressive che riguardano la vendita degli alcolici al fine di evitare abusi, incidenti, ed altro, le enoteche Vinarius potrebbero ricoprire il ruolo delle farmacie aperte di notte: un luogo, cioè, dove una persona competente ti spiega come assumere una cosa che, nelle dosi prescritte, invece di farti male ti fa bene”.

Così, con una certa dose di provocazione e di umorismo, il Presidente Francesco Bonfio ha aperto il convegno Guadagnare in salute: il ruolo delle Enoteche per un consumo ragionato e consapevole organizzato da Vinarius - Associazione Enoteche Italiane - a Brindisi la settimana scorsa (22 maggio, 2007) con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. “L’enotecario – ha proseguito Bonfio - non può abdicare al nuovissimo ruolo che la società, per come si sta evolvendo, lo ha chiamato a ricoprire: ossia quello di guida al consumo consapevole di alcool. Perché è sempre minore il tempo che le famiglie passano insieme a tavola, e sempre minori le opportunità di madri e padri di educare i giovani e gli adolescenti ad un bere ragionato.”

Gli Enotecari Vinarius - insieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni, a giornalisti e ristoratori – hanno partecipato attivamente alle varie fasi del convegno, sottolineando in particolar modo la differenza fra alcol dei liquori e alcol dei vini. Nel vino l’alcol è parte minoritaria di un cibo “buono” , la cui fattura deriva da una lavorazione ‘familiare’ che si tramanda da generazioni e che stabilisce un legame stretto con la terra. Nei superalcolici prevale l’alto contenuto di sostanze dannose come esteri e metilico, e dunque in essi l’alcol etilico è la sostanza maggioritaria: da qui il costo inferiore e la maggiore diffusione.
Non è un caso che il convegno sia stato organizzato in una scuola – l’Istituto Alberghiero di Brindisi - perchè far conoscere la storia, la qualità, le caratteristiche del vino ai giovani è uno degli obiettivi primari di Vinarius. Gli studenti rappresentano una categoria di consumatori ancora non avveduta, inesperta e facile preda dei simboli del consumismo e dei falsi modelli che fagocitano le scelte personali, e proprio a loro gli enotecari Vinarius intendono dare il loro contributo di professionalità, conoscenza e pacatezza. Durante il convegno si è parlato molto di formazione: insegnare ai giovani cosa si beve, quanto può far male, e quanto invece può fare bene se l'alcol è assunto con discernimento, istruzione e saggezza.

Gli enotecari vogliono essere parte attiva del progetto interministeriale Guadagnare salute (di qui il titolo del convegno), nato per promuovere stili di vita sani e combattere i problemi alimentari mediante iniziative che vanno dall’ora di educazione alla salute nelle scuole, alla frutta fresca nei distributori automatici di uffici e aziende, ai menù salutari al ristorante. L’associazione ha organizzato questo convegno anche in risposta al desiderio espresso dal ministro Turco di creare una politica di alleanze con tutta la filiera alimentare nella prevenzione dell’abuso di alcolici.
Vinarius vuole essere partecipe nella creazione di una coscienza del bere, e in sede di convegno ha manifestato al sottosegretario Antonio Gaglione, intervenuto su delega del Ministro, la propria disponibilità a concertare programmi di formazione e approfondimento da portare nelle scuole, avvalorando l'idea dell'enotecario come garante di una corretta informazione sul consumo di vino ed alcolici. Senza rinunciare al mercato degli adulti: “il nostro obiettivo – ha concluso provocatoriamente Luca Sarais, enotecario milanese – è fare sì che il consumatore mantenga la stessa spesa bevendo meno, portarlo dall’aprire una bottiglia da 1€ a sera a una bottiglia da 7€ una volta la settimana”.

Oltre al senatore Antonio Gaglione e a Luca Sarais, hanno partecipato al convegno Francesco Grieco (ricercatore presso il CNR di Lecce) Antonella Ricci (ristoratrice) Luigi Rubino (imprenditore vitivinicolo) Giorgio Grai (enotecario, wine maker) e Cristina Barbagli (giornalista, nutrizionista). Moderatore Lamberto Sposini, giornalista e ambasciatore Vinarius, l’introduzione ai lavori è stata affidata al Presidente di Vinarius Francesco Bonfio.

Il convegno si è inserito nel viaggio-studio che Vinarius ha realizzato a seguito del conferimento al Salento del Premio al Territorio 2006/2007.

Da sinistra a destra: Giorgio Grai, Lamberto Sposini, Antonio Gaglione, Antonella Ricci e Luigi Rubino



VINARIUS - ASSOCIAZIONE ENOTECHE ITALIANE
Fuori dai circuiti delle mode e dell’apparire, Vinarius è l’Associazione Enoteche Italiane costituita nel 1981 nel corso del 1°Convegno nazionale delle Enoteche svoltosi a Gorizia. Vinarius è nata, senza scopo di lucro, dalla profonda esigenza da parte di enotecari e osti di imparare a conoscere sempre più a fondo il mondo del vino.
Comprende più di centocinquanta enoteche, dislocate sul territorio italiano ed in alcuni paesi esteri, che hanno il fine comune di divulgare la cultura del vino tra gli appassionati e non. La sede di Vinarius è a Milano.
L’Associazione unisce i punti vendita specializzati nella scelta e nella proposta del vino al fine di migliorare i servizi per i consumatori, creare un’immagine qualitativa rigorosa e inoltre favorire scambi di informazioni tra gli associati. Grazie ai molti consensi e a un numero sempre maggiore di associati che portano esperienze e conoscenze eterogenee, oggi Vinarius è uno degli interlocutori ideali del produttore serio: valorizza il buon vino di qualità e lo pubblicizza ai consumatori.
Dal 1982 al 2002 Vinarius ha premiato il Vino dell’Anno, non trascurando l’attività editoriale con la pubblicazione di quaderni didattici dedicati al vino e al cibo. Il Premio si è trasformato poi, dal 2003, nel Premio al Territorio, con cadenza biennale, che intende valorizzare le varie realtà vitivinicole del nostro paese. Sempre dal 2003 sono stati istituiti viaggi studio in un territorio italiano o estero alla scoperta di un nuovo vino.



Fonte: Davis & Franceschini