Salute
L'olio d'oliva ad alto contenuto fenolico contro i rischi del mercurio
Il metilmercurio è la forma di mercurio prevalente nel pesce e nei frutti di mare ed è particolarmente tossico. Il mercurio inorganico è meno tossico e può essere anch’esso presente nel pesce e nei frutti di mare, così come nei piatti pronti. L'idrossitirosolo dell'olio extra vergine d'oliva ha effetti protettivi comprovati da una ricerca dell'Università di Napoli
25 giugno 2015 | R. T.
Purtroppo dovremo fare i conti con oceani sempre più inquinati e i rischi connessi con un'eccessiva assunzione di mercurio sono già una realtà per fasce di popolazione, tra cui le donne incinte e i bambini.
Il metilmercurio è la forma di mercurio prevalente nel pesce e nei frutti di mare ed è particolarmente tossico per il sistema nervoso in fase di sviluppo, incluso il cervello. Secondo l'Efsa, infatti, la probabilità di raggiungere la dose settimanale tollerabile aumenta in caso di elevato o frequente consumo di pesce. Il mercurio inorganico è meno tossico e può essere anch’esso presente nel pesce e nei frutti di mare, così come nei piatti pronti. È improbabile che l’esposizione al mercurio inorganico attraverso gli alimenti superi la dose settimanale tollerabile per la maggior parte delle persone, a meno che non sia associata ad altre forme di esposizione.
Nell'intera Unione europea oltre 1,8 milioni di bambini ogni anno subiscono un'esposizione superiore a 0,58 microgrammi per grammo di peso, sopra cioè i limiti di sicurezza imposti dall'Ue, mentre 230mila hanno un'esposizione superiore a 2,5 microgrammi per grammo, che l'Organizzazione mondiale della sanità considera pericolosa. Per l'Italia, seconda solo alla Spagna, i valori stimati sono rispettivamente 212mila e 33mila.
Oltre a evitare, per le fasce più a rischio, i cibi potenzialmente pericolosi, è evidente che sarebbe utile per tutti integrare nell'alimentazione cibi che possano avere un effetto protetivo, come l'olio extra vergine d'oliva, ad alto contenuto fenolico.
L'Università di Napoli ha indagato i possibili effetti protettivi dell'idrossitirosolo, contenuto nell'extra vergine, sullo stress ossidativo e sulle alterazioni morfologiche indotte da mercurio nei globuli rossi. Soni infatti proprio queste cellule ad accumulare questo metallo pesante.All'accumulo di mercurio nei globuli rossi corrisponde una maggiore coagulabilità di queste cellule, con aumento dei rischio di ostruzione di vasi sangiugni.I ricercatori hanno effettuato dei trattamenti in vitro con idrossitirosolo (10-50 mM), notando come questo composto impedisca l'aumento di emolisi e riduca l'ossidazione dovuta all'esposizione dei globuli rossi a concentrazioni micromolari di mercurio. Inoltre, come risulta da indagini effettuate mediante microscopia elettronica a scansione, le alterazioni morfologiche sono significativamente ridotte a seguitro del trattamento con idrossitirosolo.Nel loro insieme i dati forniscono la prima evidenza sperimentale che l'idrossitirosolo ha il potenziale per contrastare la tossicità del mercurio.L'effetto riportato, scrivono i ricercatori, può essere considerato come un ulteriore meccanismo alla base degli effetti cardioprotettivi benefici di questo antiossidante dietetico, dotato anche con notevoli proprietà anti-aterogeniche e anti-infiammatorie.
Bibliografia
Lidia Tagliafierro, Arbace Officioso, Sergio Sorbo, Adriana Basile, Caterina Manna, The protective role of olive oil hydroxytyrosol against oxidative alterations induced by mercury in human erythrocytes, Food and Chemical Toxicology, Available online 6 May 2015, ISSN 0278-6915