Salute

E' la saliva a svelare se sei portato all'obesità

Le persone reagiscono in modo diverso allo stesso tipo e quantità di cibo. Tutta colpa dell'amilasi e del gene che la regola. Le diete del futuro dovranno tenere conto dei fattori genetici

03 aprile 2014 | C. S.

Precedenti ricerche avevano già trovato un legame genetico tra l’obesità e l’appetito, ma la nuova scoperta del King College di Londra mette in evidenza un legame genetico nuovo tra il metabolismo e l’obesità, suggerendo che le persone reagiscono in modo diverso allo stesso tipo e quantità di cibo, con conseguente aumento di peso in alcuni e non in altri.

Le persone con un minor numero di copie di un gene che codifica un enzima impiegato nella digestione dei carboidrati hanno un rischio più elevato di essere obesi. I risultati, pubblicati su Nature Genetics, suggeriscono che i consigli sula dieta potrebbero essere integrati con un’analisi dei difetti genetici in futuro.

L’amilasi salivare svolge un ruolo significativo nella scissione dei carboidrati in bocca all’inizio del processo di digestione. Il nuovo studio suggerisce che le persone con meno copie del gene hanno livelli più bassi di questo enzima e quindi avranno più difficoltà a scindere i carboidrati rispetto a quelli con più copie.

La ricerca è stata condotta su pazienti inglesi, svedesi, cinesi e francesi confermando i risultati e la relazione fra la variazione del gene e l’obesità. Inoltre questo tipo di variazione nel numero di copie potrebbe essere alla base anche di altre patologie.

“In futuro un semplice test del sangue o della saliva potrebbe essere utilizzato per misurare i livelli di enzimi chiave come l’amilasi nel corpo e quindi direzionare i consigli dietetici per le persone sia in sovrappeso che in sottopeso – ha affermato Tim Spector del King College di Londra - I trattamenti sono molto lontani, ma questo è un passo importante per rendersi conto che ognuno di noi digerisce e metabolizza il cibo in modo diverso.”