Salute

DOPO LE ABBUFFATE DI PASQUA MEGLIO UNA LENTA PASSEGGIATA

Nè di corsa, nè a passo troppo spedito per eliminare gli odiati chili di troppo. “Abbiamo identificato l'andatura sciogli grasso per eccellenza: si tratta della camminata costante a 4 km/h. È la dimostrazione - ha affermato Claudio Maffeis, docente di Clinica Pediatrica a Verona - che un'attività facilmente praticabile è molto utile per combattere l'obesita”

02 aprile 2005 | T N

L'attività fisica ideale per diminuire i grassi in eccesso dopo l’abbuffata di Pasqua e pasquetta?
È una lenta camminata, come ha dimostrato una ricerca tutta italiana pubblicata sulla rivista americana Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

Il rimedio più efficace contro i chili in eccesso nei punti più difficili, ossia depositi di grasso, è proprio una lenta passeggiata.
La scoperta è arrivata da un gruppo di ricerca dell'Università di Verona, che ha messo sotto osservazione tra il 2003 e il 2004 una trentina di ragazzi con un soprappeso che variava da lieve a grave.

”Abbiamo identificato l'andatura “sciogli grasso” per eccellenza: si tratta della camminata costante a 4 km/h. E' la dimostrazione - ha affermato Claudio Maffeis, docente di Clinica Pediatrica all'Universita' di Verona e responsabile dello studio - che un'attività consueta, economica e facilmente praticabile ovunque come il cammino e' molto utile per combattere l'obesita”.

4 km/h è la velocità, per intenderci, che si tiene quando si porta a spasso il cane o quando si fa una comune passeggiata, il 40% delle calorie bruciate deriva dai grassi.
Aumentando la velocità, secondo la ricerca veronese, questa percentuale si riduce: a 6 km/ora, ad esempio, il consumo di grassi si ferma attorno al 20%.
Per arrivare a questo risultato è stato analizzato il quoziente respiratorio del gruppo di ragazzi arruolati dal Dipartimento di Pediatria dell'Università di Verona, mentre camminavano sopra dei rulli a diverse andature. Il quoziente respiratorio non è altro che il rapporto tra l'ossigeno consumato, direttamente riconducibile alla quota di energia utilizzata, e l'anidride carbonica prodotta dall'organismo. Il calcolo del rapporto consente di ottenere precise informazioni sulla fonte di energia utilizzata.

”In sostanza, è emerso che a parità di tempo più si va veloce più si consumano energie o calorie, ma la fonte di energia utilizzata cambia di percentuali significative a seconda degli sforzi. Maggiore è lo sforzo - ha sottolineato Maffeis - maggiore è l'utilizzo di carboidrati; diminuendo l'intensità di esercizio fisico, invece, l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi''.
Dai i dati emersi dallo studio veronese, ad esempio, un ragazzo sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/ora brucia 150 calorie e 6 grammi di grasso. Camminando a 6 km/ora, brucia le stesse calorie in 27 minuti, ma brucia solo 3 grammi di grasso, ha una maggiore sensazione di fatica e, cosa ancora più importante, di fame.

Un'ora al giorno di camminata (anche non continuativa), attività fisica raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità per tutta la popolazione, è quindi salutare per l'organismo e non va a discapito di altre attività fisiche.