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Le speculazioni alimentari arrivano fin in Cina

E’ guerra dell’aglio nel Regno di Mezzo. L’antico rimedio contro l’influenza nella tradizione popolare è oggetto di manovre da milioni di euro

28 novembre 2009 | T N

In Cina, secondo il Financial Times è in atto una speculazione selvaggia sui prezzi dell'aglio.

Questo ortaggio è infatti considerato dalla medicina tradizionale il rimedio principe contro l'influenza, anche contro la moderna influenza suina ed è ricercatissimo negli ultimi tempi, tanto da farne schizzare il prezzo alle stelle.

Il prezzo è schizzato alle stelle, lievitando anche di 15 volte rispetto ai prezzi del marzo scorso, prima cioé della pandemia.

Il quotidiano britannico scrive che la speculazione sull'aglio dipende in parte dalla forte riduzione del raccolto, perché negli ultimi anni i contadini cinesi hanno abbandonato la coltivazione a causa degli scarsi guadagni. Ma non esclude anche una "speculazione vecchia maniera" e ipotizza anche una regia della crimilaità organizzata, sempre più potente anche sotto il regime comunista.

"Servono un deposito, un mucchio di contanti e alcuni camion", ha detto Jerry Lou, analista della Morgan Stanley per il mercato cinese. "La speculazione consiste nel rallentare quanto più possibile la produzione e poi fare offerte molto alte per far risalire i prezzi". Il gioco a quel punto è fatto: "Solo spostando l'aglio da un deposito all'altro si fanno milioni".