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Gli Stati Uniti verso gli standard del Coi

L’industria olearia made in Usa sta crescendo e la North American Olive Oil Association vuole regole chiare. Ora l’azione di lobbing si sposta su Massachusetts, New Jersey e Maryland

07 novembre 2009 | Graziano Alderighi

Sempre più Stati degli Usa si conformano agli standard del Consiglio oleicolo internazionale.
Si tratta certamente di una buona notizia sia per gli europei sia per la North American Olive Oil Association (NAOOA) che più si è spesa, in questi mesi, per ottenere legislazioni più severe per gli oli d’oliva.

"Siamo orgogliosi del duro lavoro dell'associazione – ci dice Bob Bauer, direttore della NAOOA – è un perfetto esempio di un settore cura gli interessi dei suoi membri e il benessere dei suoi consumatori". E immediatamente aggiunge: “con questo non vogliamo minimamente spaventare i consumatori, perché la stragrande maggioranza degli oli di oliva venduti nei supermercati è etichettato correttamente. Tali regolamenti aiuteranno però i consumatori a essere sicuri che l'olio d'oliva che stanno acquistando.”

Nel novembre 2008, Connecticut è diventato il primo stato della nazione ad adottare lo standard internazionale per l'olio d'oliva.
California, Oregon e New York ne hanno appena seguito l’esempio, Massachusetts, New Jersey e Maryland hanno espresso il sostegno alla creazione di uno standard di olio d'oliva e stanno elaborando le norme..