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Spagna: sciopero di olivicoltori e frantoiani perfettamente riuscito

E’ con enfasi che la principale organizzazione agricola spagnola annuncia che lo sciopero organizzato per il 29 gennaio ha riscosso l’appoggio di 10000 operatori. Ma sono altri numeri a impressionare

31 gennaio 2009 | Graziano Alderighi

Il Coag, principale associazione agricola spagnola, ha stimato in circa 10.000 persone quelle che hanno appoggiato la protesta scaturita dal basso dei prezzi dell’olio e in difesa di oliveti tradizionali.
10000, un numero poco impressionante, ma certo la prospettiva cambia se consideriamo che più del 90% dei frantoi e delle cooperative ha aderito allo sciopero.

In un comunicato, Coag ha affermato che più di 5.000 persone si sono radunate alle porte della Cooperativa Unione di Ubeda (Jaén) ed altre manifestazioni si sono tenute a Arjona Porcuna e nel resto dell’Andalusia.

L’organizzazione agricola ha comunque tenuto subito a precisare che questo sciopero è stato solo l'inizio di una campagna, con una nuova giornata clou il 19 febbraio, con un nuovo atto di rivendicazione a Jaen.

Con queste dimostrazioni Coag vuole "denunciare le pratiche speculative che si verificano nel mercato dell'olio d'oliva, dove tre grandi società controllano l'80% del mercato e approfittano della propria posizione dominante per pagare ai produttori prezzi che non superano la soglia redditività ".