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Le novità della prossima Pac. Passo per passo

L’Ue decide per il disaccoppiamento e la modulazione obbligatoria. Qualche notizia positiva, passano a 70 mila euro i contributi per i giovani agricoltori. Abolito il set aside

22 novembre 2008 | Graziano Alderighi

E’ stata una vera e propria maratona quella che ha portato all’accordo sull’Health Check della Politica agricola comunitaria.

"Tutti gli stati membri possono dire di aver ottenuto qualcosa” ha dichiarato la Commissaria Ue all’agricoltura Fisher Boel.

Le novità
Uno dei punti più difficili è stato quello relativo al settore lattiero caseario perchè negli ultimi mesi la situazione è cambiata in modo imprevedibile.
Per quanto concerne il trasferimento delle risorse dagli aiuti diretti allo Sviluppo rurale (modulazione) l’impatto della misura è stato notevolmente ridimensionato rispetto all’ipotesi avanzata dalla Commissione e sono state accolte le preoccupazioni manifestate dall’Italia, che ha sottolineato l’esigenza di non ridurre eccessivamente gli aiuti diretti destinati ai produttori in una fase di mercato contraddistinta da notevoli elementi di incertezza. La modulazione introdotta dall’accordo ammonterà al 5% rispetto all’8% della proposta iniziale per lo scaglione di base tra 5.000 e 300.000 euro. Un’aliquota del 4% è inoltre prevista in aggiunta per gli aiuti superiori a 300.000 euro. Tutto ciò consentirà di varare nuove misure nell’ambito dello Sviluppo Rurale, finalizzate a consentire alle imprese di affrontare in modo adeguato le nuove sfide del mercato.
L’accordo ha introdotto poi un regime che consente agli Stati membri di intervenire con misure specifiche in presenza di problemi settoriali o regionali. L’Italia ha infatti chiesto ed ottenuto una maggiore flessibilità per l’attivazione delle misure previste dall’art. 68, in particolare l’aumento del tetto massimo al 3,5% per le misure accoppiate. In base al nuovo regime, si potrà destinare parte delle risorse previste per gli aiuti disaccoppiati a nuove misure: il nostro Paese avrà quindi la possibilità di incentivare la qualità o di sostenere determinati settori produttivi o alcune regioni, con una dotazione annua di circa 420 milioni di euro annui, dei quali 150 milioni erogabili attraverso misure accoppiate.
L’Italia ha inoltre chiesto ed ottenuto la predisposizione di meccanismi che consentano di poter utilizzare i fondi del regime di pagamento unico assegnati ma non richiesti dagli aventi diritto: sarà possibile utilizzare il 4% del massimale nazionale per finanziare le risorse necessarie per l’erogazione del sostegno specifico. L’Italia avrà quindi a disposizione circa 140 milioni di euro da poter usare quale sostegno specifico.

Altre novità
Giovani agricoltori: l'aiuto all'investimento per i giovani agricoltori previsto nell'ambito dello sviluppo rurale, aumenterà da 55mila a 70mila euro.

Set aside: è abolito l'obbligo per i produttori di seminativi di lasciare incolto il 10% della superficie, in modo che possano massimizzare il loro potenziale di produzione.

Condizionalità: la condizionalità sarà semplificata eliminando gli standard che non sono rilevanti o non dipendono dalla responsabilità dell'agricoltore. saranno aggiunti nuovi requisiti per preservare i benefici ambientali per il set aside e migliorare la gestione delle acque.

Limiti ai pagamenti: gli Stati membri dovranno applicare un pagamento minimo per azienda di 250 euro o per una dimensione minima di 1 ettaro o entrambe le condizioni. in alternativa, possono applicare (per calcolare il pagamento minimo) un coefficiente basato sul rapporto tra la dimensione media aziendale Ue e quella nazionale.

Agroenergie: viene abolito il premio alle colture energetiche.

Sarà inoltre abolito l'intervento per la carne suina, mentre per orzo e sorgo sarà posto uguale a zero. per il grano, gli acquisti all'intervento saranno possibili durante il periodo previsto ad un prezzo di 101,31 euro la tonnellata fino a 3 milioni di tonnellate. al di sopra di questa quantità si farà ricorso ad un'asta. per il burro e la polvere di latte scremato, i limiti oltre i quali si passerà al sistema dell'asta saranno di 30 mila e 109 mila tonnellate rispettivamente.