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La richiesta di olio di oliva spinge la produzione in Spagna

Cresce la produzione di olio di oliva in Spagna rispetto a un anno fa ma aumentano anche le importazioni, principalmente dalla Tunisia, in piena campagna olearia
17 dicembre 2024 | 09:00 | T N
I dati del Ministero dell'agricoltura spagnolo svelano la motivazione, finora solo ipotizzata, dell'abbassamento repentino del prezzo dell'olio di oliva spagnolo, ormai arrivato alla soglia dei 4 euro/kg.
La produzione in Spagna a novembre, nonostante il clima e le difficoltà operative è stata buona, pari a 255 mila tonnellate, in aumento di 27 mila tonnellate rispetto al novembre di un anno fa. Non un daato straordinario, si tratta del 10%, a fronte di una stima di aumento complessivo della produzione del 40%.
L'olio, in gran parte dalla seconda metà di novembre, è iniziato a non mancare nelle cisterne spagnole ma imbottigliatori e industriali hanno preferito dirigersi verso la Tunisia, acquistando qui gran parte delle 29 mila tonnellate di olio importate in Spagna.
In un'annata di media carica per la Spagna è interessante notare che, a novembre, le importazioni dall'estero sono aumentare di circa 6 mila tonnellate. Ricordiamo che l'anno scorso fu un'annata di grande scarica per la Spagna e le importazioni potevano essere considerate fisiologiche ma oggi, se imbottigliatori e industriali volgono lo sguardo verso la Tunisia, è solo per il prezzo.
Insomma industriali e imbottigliatori spagnoli stanno iniziando a fare quello che gli imbottigliatori e gli industriali italiani fecero anni fa, acquistando in Spagna, provocando il boom dell'olivicoltura spagnola e il declino dell'Italia olivicola.
Il forte ricorso alla importazioni non sarebbe neanche giustificato da vendite eccezionali a novembre, buone sì, a 104 mila tonnellate, ma non tali da giustificare una grande richiesta di olio.
La produzione cumulativa in Spagna (ottobre e novembre) si attesta quindi a 292 mila tonnellate. Al momento, il raccolto è superiore del 9,48% rispetto alla scorsa campagna.
Le scorte totali alla fine di novembre sono di 311.148 tonnellate, 187.930 tonnellate in più rispetto a ottobre ma inferiori alle 377.921 tonnellate dello scorso anno (-57.773 tonnellate).