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Vendere i crediti di carbonio dell’oliveto: le prime esperienze

La carbon farming, ovvero l’agricoltura rigenerativa atta al sequestro di anidride carbonica per la produzione di crediti di carbonio ad alto valore è la sfida per rendere redditizia l’olivicoltura
02 agosto 2023 | T N
L’oliveto sequestra già naturalmente anidride carbonica dall’atmosfera.
Un olivo è in grado di assorbire 2 chili di CO2 al giorno.
Gli 11,7 milioni di ettari di olivi piantati nel mondo sono uno dei grandi alleati per impedire all’anidride carbonica di danneggiare lo strato di ozono.
Questa particolarità dell’olivo e in parte di altre colture legnose da sola non basta per generare crediti di carbonio vendibili.
Vendere i crediti di carbonio dell’oliveto: le prime esperienze
Un programma Balam Agriculture sviluppa progetti che riuniscono agricoltori che si impegnano a incorporare e mantenere nuove pratiche nelle loro aziende agricole per ridurre le emissioni o aumentare il sequestro di carbonio.
Nel gennaio 2023 è stato registrato il primo progetto di sequestro di carbonio e riduzione delle emissioni del Programma Grow Carbon. Questo progetto, realizzato presso la Finca El Valenciano, a Carmona (Siviglia), ha assorbito più di 3.000 tonnellate di CO2eq negli ultimi 5 anni e si prevede che rimuoverà dall'atmosfera un totale di 10.500 tonnellate di CO2eq nei prossimi 10 anni.
I crediti di carbonio generati e messi in vendita sui mercati volontari hanno suscitato grande interesse e vengono già venduti a valori superiori alla media europea dei crediti di assorbimento, come quelli derivanti da progetti di riforestazione, che si aggirano intorno ai 35 euro per credito.
Inoltre, grazie alle pratiche di carbon farming implementate, l'azienda agricola sarà in grado di ridurre le proprie emissioni derivanti dalla gestione e dagli input del 20-30%.
Il progetto è registrato secondo lo standard Trinity Natural Capital Markets, essendo generato dal team di Balam Agriculture con tecnologie scientifiche e tecniche di calcolo Tier2 e Tier3 sviluppate da Trinity AgTech, basate su fattori e modelli dell'ultimo panel IPCC (2019).
Inoltre, è stato verificato secondo il GHG Protocol e nei prossimi anni sarà effettuato secondo la norma ISO-14064-2, al fine di verificare l'assorbimento aggiunto dalle pratiche di carbon farming. Il programma Carbon Farming è allineato con i criteri "QU.A.L.ITY" sviluppati nella proposta di quadro normativo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio in Europa, nonché con il Green Deal e le sue strategie.
La verifica del progetto è stata effettuata da EQA, un organismo di verifica internazionale indipendente di riconosciuto prestigio. Questa verifica non solo garantisce la qualità del calcolo del progetto, ma assicura anche che sia stato effettuato in conformità con le condizioni dello standard e delle metodologie citate.