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Previsioni al ribasso per la produzione di olio di oliva in Spagna

L'ultimo aggiornamento ufficiale prevede una ulteriore diminuzione produttiva, pur limitato. Ne emerge un forte calo del 48% rispetto alla stagione precedente, molto accentuato soprattutto in Andalusia
22 novembre 2022 | T N
Il Ministero dell'agricoltura spagnolo ha rivisto leggermente al ribasso le stime per la campagna 2022/23: 773.881 tonnellate, contro le 778.573 tonnellate del report precedente.
Si tratta quindi di un aggiornamento che non modifica il quadro, anche se è significativo che sia al ribasso. Ne emerge un forte calo del 48% rispetto alla stagione precedente, secondo la sua ultima previsione delle superfici e delle produzioni.
L'Andalusia raggiungerà 587.000 tonnellate (-48,9% rispetto alla stagione precedente), di cui 200.000 tonnellate di olio sono stimate per Jaén (-59,9% rispetto alla stagione precedente), seguita da Cordoba, con 158.000 tonnellate (-47%); Siviglia, con 90.000 tonnellate (-35,1%); Granada, con 70.000 tonnellate (-40,9%); Malaga, con 40.000 tonnellate (-30,2%); Huelva, con 10.000 tonnellate (-18,4%); Almeria, con 10.000 tonnellate (-25,2%); e Cadice, con 9.000 tonnellate (-19,06%).
Anche nelle altre regioni olivicole le produzioni sono basse.
In Castiglia-La Mancia previste 77.270 t. (79.180 t. nel rapporto precedente), con un calo del 38,8%; seguono l'Estremadura, con 56.200 t. (-52%); la Catalogna, con 21.325 t. (22.849 t. nel rapporto precedente), il 41% in meno; e Valencia, con 9.222 t. (-57,5%).