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La produzione d'olio d'oliva nell'Unione europea sopra i due milioni di tonnellate
Secondo l'ultimo report della Commissione vi sarebbe un incremento del 3% della produzione del Vecchio Continente
08 ottobre 2019 | T N
L'ultimo report della Commissione europea sulla produzione d'olio d'oliva del Vecchio Continente vede uno scenario positivo, con 2,1 milioni di tonnellate prodotte nella campagna 2019/20, il 3% in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
In particolare lo scenario positivo sarebbe dettato dall'assenza della mosca dell'olivo e di altri parassiti, nonché alle favorevoli condizioni climatiche.
In Italia, grazie alle condizioni climatiche favorevoli, la produzione dovrebbe superare di quasi il 20% la media degli ultimi cinque anni (350.000 tonnellate).
In Grecia, le prime stime per la prossima campagna indicano un aumento della produzione di oltre il 60% rispetto all'anno scorso, circa l'11% al di sopra della media (300.000 tonnellate).
In Portogallo sono previste rese record e quindi un raccolto di quasi il 50% sopra la media, a 140.000 tonnellate.
In Spagna si prevede un calo della produzione dopo il raccolto record dell'anno scorso, inferiore del 5% alla media (1.250.000 tonnellate).
In termini di mercato si prevede uno stop all'export verso gli Stati Uniti, dovuto soprattutto ai dazi di Trump ma la commercializzazione all'estero farà comunque registrare un dato positivo, + 7% a 610.000 tonnellate grazie alla crescita sostenuta verso i mercati asiatici.
Nel mercato interno i prezzi bassi potrebbero favorire un aumento del consumo interno. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, le tendenze mostrano che i consumatori dei principali paesi produttori sono più sensibili ai prezzi rispetto al resto dell'Unione europea. Pertanto, il consumo nei principali paesi produttori potrebbe crescere più rapidamente (+6%) che nel resto dell'Ue (+4%), soprattutto grazie alla ripresa in Italia e Grecia.
Guardando al fabbisogno le ampie disponibilità nell'Ue dovrebbero determinare un calo della domanda di importazioni per circa 100.000 tonnellate ma la Tunisia, in particolare, dovrebbe beneficiare dei dazi per accrescere la sua presenza nel mercato americano.