Mondo
L'India non è terra per far olio d'oliva ma tè d'olivo
Vicino a Bassi, in Rajasthan, sono stati piantumati un po' d'olivi che non riescono a produrre frutti, non accumulando abbastanza ore di freddo. E allora si è cominciato a raccogliere le foglie per ottenere un pregiato tè
08 agosto 2019 | Vilar Juan
Grazie a Paul Salopek, scrittore e giornalista che ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Pulitzer, che è ormai in viaggio pluriennale continuo, percorrendo oltre 33.000 chilometri, durante il quale ha raccontato numerose storie, rivelando lo stile di vita di tutti coloro con cui condivide il viaggio.
Una delle sue passeggiate lo portò vicino a Bassi, in Rajasthan, in India, dove ogni albero rappresenta un'oasi, come un piccolo santuario, come un santo, dove può sedersi, spesso in compagnia di un Dio.
Paul ha visto una piccola foresta in quel paesaggio arido, la descriveva come tronchi paffuti, rami nodoso, foglie svolazzanti, un contrasto di verde e argento che si scioglie nella brezza. L'olivo.
Anche se l'olivo è stato introdotto in India solo una decina di anni fa, e il suo uso è limitato soprattutto a unguento medicinale e da massaggio.
A portare l'olivo in India un funzionario indiano innamorato degli olivi di Israele che ha iniziato un esperimento agricolo. L'esperimento consiste in 2135 olivi, distribuiti in 7 parcelle nel distretto di Bassi. Non è stata ancora ottenuta alcuna produzione commerciale, dato che a Bassi non si accumulano abbastanza ore di freddo per l'olivo, il che provoca la defogliazione di molte piante.
Questo fatto ha dato origine a una nuova prova: lavorazione delle foglie di olivo per il loro uso come tè di oliva.
Come diceva Plinio, filosofo romano, ci sono due liquidi piacevoli per il corpo, l'olio fuori e il vino dentro.
Moulik, il responsabile dell'azienda incaricata di condurre l'esperimento, è diventato anche il responsabile della commercializzazione del tè all'oliva.
La fabbrica è vicina agli oliveti sperimentali. Una volta ricevute le foglie, vengono essiccate e macinate e poi mescolate con citronella, menta e persino basilico, erba sacra per gli Indù. Questa combinazione rende un tè dal gusto raffinato, delizioso, difficile da definire per l'immensità delle sfumature che presenta. A tutta questa grandezza sensoriale, sia olfattiva che gustativa, vanno aggiunte le proprietà antiossidanti, antitumorali e cardiovascolari che questo tè unico nel suo genere presenta grazie al suo ingrediente principale: la foglia d'olivo.