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L'olio d'oliva a prezzi calmierati in Tunisia
In vista del Ramadan la quotazione dell'extra vergine, per il mercato interno, è stata portata a 9 dinari al litro, poco meno di tre euro, contro i quattro euro al litro dell'olio d'oliva destinato all'esportazione
30 maggio 2017 | T N
Quotazioni molto diverse per l'olio extra vergine di oliva in Tunisia.
Il governo vuole che tutte le famiglie possano avere olio d'oliva sulle proprie tavole in vista del Ramadan, il mese sacro della religione mussulmana, e quindi l'Ufficio Terreni Pubblici ha fissato il prezzo a 9 dinari al litro (poco meno di tre euro) dal 25 maggio.
Nel contempo l'extra vergine da esportazione, generalmente di qualità molto superiore, viene scambiato all'equivalente di 4 euro al chilo, ovvero 4,15 euro al litro circa.
La necessità di fissare una quotazione per il mercato interno è dovuta alla scarsità di prodotto.
La Tunisia, infatti, ha prodotto nel 2016/17 solo 100 mila tonnellate contro le 180 mila della media decennale. Una bassa produzione dovuta alle avverse condizioni meteo.
La bilancia commerciale olearia tunisina si è comunque salvata grazie alle scorte, permettendo l'esportazione di 100 mila tonnellate, contro le 140 mila della stagione precedente, per un volume d'affari di 700 milioni di dinari (poco più di 250 milioni di euro).
Seppure la penuria di prodotto e quindi il calo naturale delle esportazioni faranno diminuire l'export, da segnalare l'aumento delle quotazioni di circa il 25% rispetto al 2016 che dovrebbero in parte compensare i minori volumi di vendita.