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Soffre l'export di olio di oliva, quali prospettive per la prossima campagna?

Le scorte spagnole di oli d'oliva a giugno superavano le 600 mila tonnellate. Le quotazioni dell'extra vergine rimangono stabili sopra i 3 euro/kg. Si spera in una ripresa dei consumi mondiali per tenere alti i prezzi

05 agosto 2016 | T N

In Spagna le giacenze di oli d'oliva, al 30 giugno 2016, ammontavano a 652 mila tonnellate. La cifra assoluta è tutt'altro che significativa, se consideriamo che è inferiore del 12% rispetto alla media delle ultime quattro campagne.

Il dato, però, è altamente significativo se consideriamo che a fine ottobre 2015, le scorte erano praticamente azzerate, quindi tutto quanto nei silos dei frantoi e dei commercianti è nuova produzione.

Il dato definitivo, diramato dal Ministero delle politiche agricole iberico, è di 1,396 milioni di tonnellate prodotte nella campagna 2015/16.

In otto mesi la Spagna è stata capace di commercializzare, tra mercato interno ed export, un milione di tonnellate di olio. Un dato ben lontano dalle oltre un milione di tonnellate di solo export di un paio d'anni fa.

Ricordiamo infatti che consumi interni e export sono abbastanza equilibrati nella bilancia commerciale iberica: 68 mila tonnellate al mese l'export, 46 mila tonnellate i consumi interni mensili.

A subire la maggiore flessione è stato l'export. Anche nei mesi di maggio e giugno, le esportazioni sono state pari a 98 mila tonnellate circa. Dall'inizio di ottobre l'export iberico è stato di 612 mila tonnellate, in calo del 5% rispetto all'anno passato e del 4% rispetto alla media delle ultime quattro campagne olearie. Un campanello d'allarme per i produttori iberici che, da sempre, hanno basato l'intera loro economia olivicolo-olearia proprio sull'export.

In ripresa i consumi interni di oli d'oliva, salito del 5% rispetto alla scorsa stagione e dell'1% rispetto alla media delle ultime quattro.

Cosa significa questo per la dinamica dei prezzi? Tutto dipenderà dai flussi commerciali di agosto e settembre, tradizionalmente più bassi rispetto alla media dei periodi precedenti.
Tutti gli operatori tendono a ritenere che se la giacenza finale, al 30 ottobre, sarà superiore alle 450 mila tonnellate si assisterà a una tendenziale flessione, riportando la quotazione dell'olio extra vergine di oliva sotto i 3 euro/kg. Se invece si attesterà sulle 400 mila tonnellate, o meno, allora è probabile che la quotazione si manterrà stabile a 3,1-3,2 euro/kg. Tali stime fanno riferimento a una produzione di olio in Spagna, per la prossima campagna olearia, piuttosto abbondante, superiore alle 1,5 milioni di tonnellate.