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Export record per l'olio d'oliva spagnolo ma quest'anno non ci sarà extra vergine a sufficienza

Secondo i dati del Ministero dell'agricoltura iberico nella scorsa campagna olearia le esportazioni hanno toccato 1,1 milioni di tonnellate, una cifra che non sarà raggiungiubile neanche con gli stock quest'anno

05 novembre 2014 | T N

Nella campagna olearia 2013/14, secondo i dati del Ministero dell'agricoltura iberico, la Spagna ha prodotto 1,780 milioni di tonnellate di olio di oliva ed esportato 1,1 milioni di tonnellate di olio, con un consumo interno pari a 530 mila tonnellate.

Secondo le previsioni quest'anno la Spagna potrebbe faticare a raggiungere le 800 mila tonnellate di produzione, con stock pari a 497 mila tonnellate.

Considerando quindi invariati i consumi interni la Spagna potrà esportare non più di 760 mila tonnellate, tornado così di fatto ai livelli del 2011/12 e annullando gran parte dei vantaggi competitivi acquisiti quest'anno.

Non sarà l'Italia ad avvantaggiarsene per scarsità di prodotto ma, più probabilmente, Turchia e Tunisia che paiono agguerriti competitor alla caccia di quote di mercato. Anche la Grecia, sia pure tra mille difficoltà, si sta muovendo e una coop ellenica ha già stipulato un contratto per 400 tonnellate con la catena di supermercati Cotsco americana.

Tornando alla Spagna, le esportazioni record non saranno ripetibili, con il loro incremento del 188% rispetto alla scorsa stagione e del 43% rispetto alla media delle ultime quattro campagne. Saliranno anche le importazioni che, l'anno scorso, si erano fermate a poco meno di 60 mila tonnellate.

Fermo il mercato interno che non subisce incrementi significativi da quattro anni.

Ma dove sono le scorte iberiche? Ancora una volta ci vengono in aiuto i dati del Ministero dell'agricoltura che indica in 430 mila tonnellate quanto disponibile nei frantoi e in 150 mila quanto disponibile nei centri di stoccaggio e confezionamento.