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Volano gli stracci a The Wine Advocate: Robert Parker cita in giudizio Antonio Galloni

Dopo il passaggio della quota di maggioranza della casa editrice a un gruppo di investitori di Singapore, l'italo-americano ha rassegnato le dimissioni, con annesse polemiche

23 marzo 2013 | T N

Antonio Galloni doveva diventare l'erede designato di Robert Parker e la guida editoriale dell'azienda The Wine Advocate ma la situazione è precipitata in poche settimane.

Da delfino di Parker a vedersi accollare una denuncia per violazione di contratto, frode e diffamazione.

Tutto è cominciato alla fine dell'anno passato quando Robert Parker ha deciso di vendere la quota di maggioranza della casa editrice a un gruppo di investitori di Singapore. Il nuovo azionista di riferimento, Soo Hoo Khoon Peng, ha stretti legami con Wine Singapore Hermitage, grande commerciante di vino dell'estremo oriente.

Antonio Galloni comincia così a lamentarsi della nuova situazione che, a suo dire, ne limiterebbe la libertà di espressione e di giudizio, fatto sempre smentito dai nuovi vertici di The Wine Advocate.

Si arriva comunque alla rottura, con Antonio Galloni che si dimette da consulente della società all'inizio dell'anno e così cominciano i guai.

Infatti l'italo-americano non solo rilascia commenti al vetriolo contro The Wine Advocate, pubblicate sul New York Times qualche settimana fa, ribadendo che la sua indipendenza, nel nuovo contesto, sarebbe stata compromessa, ma soprattutto apre un nuovo sito destinato proprio allo stesso pubblico di The Wine Advocate. Non solo, nel contratto di consulenza, che oggi sappiamo essere di 300.000 dollari all'anno, Antonio Galloni si era impegnato a redigere un rapporto sui vini californiani di Sonoma mai consegnato a The Wine Advocate.

E' quindi partita una causa che vede Antonio Galloni imputato di azioni a seguito delle quali The Wine Advocate ha subito irreparabili danni, tra cui la perdita di abbonati.

Infatti, tra le accuse mosse a Galloni, vi è quella di aver girato la California e il mondo, a spese della casa editrice, per promuovere sé stesso, cercando di trarne vantaggi personali.

Non si esclude che la causa possa però estendersi ad altri attori.

Honore Comfort, direttore esecutivo di Sonoma County Vintners, l'organizzazione di categoria che ha ospitato una degustazione per Galloni, ha dichiarato: “le cantine, e il pubblico, hanno un beneficio se le recensioni dei vini che sono stati degustati da The Wine Advocate nel mese di gennaio verranno presto pubblicati. Speriamo che la controversia si risolva velocemente, in modo che le indicazioni possano uscire in modo tempestivo.”

Robert Parker non ha voluto rilasciare interviste o commenti ma ha postato sulla sua bacheca di The Wine Advocate: “le nostre azioni sono mirate semplicemente al recupero di un servizio che abbiamo pagato a vostro nome. Questo non è un tentativo di fermare Antonio nella sua nuova strada, al contrario, gli auguriamo buona fortuna.”