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Il Marocco oliandolo festeggia un'annata record
Il Paese nordafricano sta specializzandosi in olio di sansa, prodotto che rappresenta la metà del suo export cresciuto, nel 2010, del 480%
07 maggio 2011 | T N
Il Marocco festeggia un'annata commerciale da record per gli oli d'oliva.
Le esportazione complessive di oli d'oliva sono state pari, nel 2010, a 24.655 tonnellate contro le 4 249 tonnellate di un anno fa, un miglioramento del 480%. Il valore complessivo di tali operazioni è pari a poco più di 503 milioni di dinari marocchini, cinque volte tanto rispetto al 2009.
I volumi delle esportazioni sono stati equamente divisi fra oli vergini ed extra vergini e oli di sansa di oliva, prodotto su cui il Marocco sembra puntare molto.
Grazie all'impulso del governo che ha concesso ingenti finanziamenti, sono sorti grandi impianti oleari nella regione di Meknès, con produzioni giornaliere di 6.000 tonnellate al giorno. Alcuni di questi stabilimenti si sono specializzati nell'olio di sansa.
Prodotto dimenticato dall'Europa ma ancora apprezzato negli Usa, primo mercato di riferimento per il Marocco sia per l'olio extra vergine sia per l'olio di sansa.
A seguire, altri mercati importanti per l'olio marocchino sono Italia, Spagna, Olanda, Canada e Francia.
Non solo export, ora il Marocco punta a incrementare il consumo interno che è molto basso, 2 litri pro capite all'anno, decisamente più basso rispetto a quello di altri Paesi produttori come Italia, Grecia e Spagna.
Purtroppo le giovani generazioni stano allontanandosi dall'olio di oliva a favore di altri grassi e per questa ragione il governo sta pensando a campagne promozionali e di sensibilizzazione in patria, così pure di far in modo che la richiesta di questo prodotto da parte dell'industria alimentare nazionale cresca.