Libri
Il libro della domenica: Il gioco della verità, di Andrea Carraro
17 maggio 2009 | T N
Il risvolto di copertina che riportiamo quest'oggi quale libro della domenica, è tratto dal volume di Andrea Carraro, Il gioco della verità , edito da Hacca.
Nessuno scrittore come Andrea Carraro sa inginocchiarsi,
in quanto scrittore, davanti al male di una maturità frustrata e disamorata. La violenza dei suoi personaggi è spesso inesplosa; e, quando esplode, trova le sue vittime già esauste, con gli occhi rossi e la voce strozzata.
Questi racconti ci dicono qualcosa di definitivo sul âmale oscuroâ della piccola-borghesia italiana, incarcerata in reticenze e rabbie covate troppo a lungo, e in tristi ritualità di un benessere di facciata. Ecco, dopo le prove magistrali de Il branco, La lucertola e Il sorcio, a cosa si sono ridotti i borgatari di Pasolini e i borghesi di Moravia. Eccoli, aggressivi e taciturni, aggirarsi in una enorme zona grigia di malessere, dove il borghese quartiere Trieste equivale al litorale romano âsenza mareâ; eccoli, infelici e senza sogni, sopravvivere âa reddito fissoâ, trascinandosi da un silenzio allâaltro, sfuggendo a ogni vera sociologia. Perché il ârealismoâ di Carraro â un realismo che mai utilizza gli âeffetti specialiâ del realismo estremo: il sangue, la violenza gratuita, il âbassoâ ideologico â è anzitutto un realismo psicologico, di chi conosce i miseri segreti della maturità , gli abissi calmi del disamore e i gesti compulsivi privi di sentimenti. Anche il tremendo âgioco della verità â che Carraro mette in scena, svelando miserie e tradimenti dei suoi personaggi, porta sempre la narrazione nei territori del silenzio: un silenzio vile e angoscioso, infine esausto. Con Carraro, proprio nel mentre i suoi uomini crollano a terra, la vita diventa ancora sopportabile, perché la grigia esistenza viene dâimprovviso illuminata dallâapertura â a ventaglio, come uno squarcio di luce â della verità della scrittura. Proprio questâassenza di infingimenti, questa lingua grigia e solida come il ferro, questo sguardo impudico e fermo, rendono ancora chiare e possibili, nellâopera di Carraro, parole difficili come ârealtà â e âverità â. (Andrea Di Consoli)
Andrea Carraro, Il gioco della verità , Hacca link esterno