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Paesaggi inospiti, nuovo libro per il poeta Giampiero Neri

13 aprile 2009 | T N



C'è un grande, maestoso silenzio che avvolge la scena di questi Paesaggi inospiti. Una scena che è in prevalenza quella di una natura in cui possiamo osservare il volo e l'ombra, la rapida intelligenza animale, l'impassibile economia che la governa.

Giampiero Neri, l'autore di Teatro naturale, una delle opere di poesia più singolari e giustamente amate del secondo Novecento, ci reintroduce nella sua dimensione ambientale, che è quella di una realtà sempre insidiosa e attraente, con la fermezza di una pronuncia classica e inconfondibile, che nulla sottolinea, che nulla concede all'enfasi, ma che riesce prodigiosamente incisiva in virtù della svia esattezza e insieme del risentito risalto dei suoi umori.

Nei suoi paesaggi Neri ci presenta le tracce residue di antiche battaglie, osserva i lenti e spesso misteriosi cambiamenti della storia e delle epoche, registra a distanza di tempo barlumi di vicenda come se fossero brandelli di racconto. O meglio ancora, come rapide successioni di fotogrammi che ci mostrano situazioni e personaggi colti in un momento chiave: i cavallanti, l'attrice adolescente, il vecchio bevitore, l'amico del paradosso. Ma anche personaggi chiave nella cultura del Novecento, come Rossellini, Terragni, Sironi. L'insieme ci rappresenta per frammenti un incessante lavorio naturale e umano dove agiscono fazioni in guerra, o dove regna una pace molto provvisoria.



Giampiero Neri, Paesaggi inospiti, Mondadori: link esterno