Libri

Il gusto riflessivo. Verso una sociologia della produzione e del consumo alimentare

Parlare di cibo significa affrontare aspetti medici ed estetici, edonistici e salutistici, commerciali ed etici, perché ad esso sono legate concezioni di vita, immagini collettive, credenze

12 aprile 2008 | Alfonso Pascale

Giovedì 17 aprile, alle ore 17 ci sarà la presentazione del libro Il gusto riflessivo. Verso una Sociologia della Produzione e del Consumo alimentare, a cura di Elena Battaglini, di Bonanno Editore. L'incontro si svolgerà presso il Teatro della Cucina, alla Città del Gusto del Gambero Rosso, a Roma, in via Enrico Fermi 161.
Qui di seguito la recensione di Alfonso Pascale.


Alfonso Pascale

Grazie ad un gruppo di sociologi ed economisti coordinati da Elena Battaglini, che da oltre un decennio indaga le connessioni tra sistemi sociali, ambientali e territoriali, finalmente abbiamo un libro che ci fa meglio comprendere come evolvono i modelli alimentari nella società del rischio.
Parlare di cibo significa affrontare aspetti medici ed estetici, edonistici e salutistici, commerciali ed etici, perché ad esso sono legate concezioni di vita, immagini collettive, credenze.

Consumare cibo è un rito piacevole, ma è anche un atto che produce grande
ansia perché si colloca tra il bisogno biologico di varietà e innovazione e la cautela verso alimenti sconosciuti.
Il cibo è il luogo delle patologie moderne ed è nel contempo considerato uno
dei pilastri della salute.
Il cibo è convivialità, è stare insieme. Ecco perché avvertiamo come una minaccia il mangiare da soli: questa circostanza evoca il rischio di cadere in una sorta di stato naturale privo degli adattamenti determinati dalla cultura. Mangiare da soli è come assumere cibo che non nutre. Promuovere, invece, la cultura del cibo è accrescere gli elementi di socialità nelle nostre vite.

Le recenti emergenze alimentari hanno indotto una forte domanda di
riappropriazione culturale del cibo. Questa domanda si manifesta in tanti modi. Chi vive in città è alla ricerca di alimenti sicuri, si informa sulla storia del cibo che consuma, vuole un rapporto diretto con l'agricoltura.

Chi vive in campagna cerca di curare la terra con attività produttive non legate al modello industrialista ma alla scoperta del patrimonio enogastronomico tradizionale e, nello stesso tempo, fornendo servizi sociali, culturali e ricreativi alla collettività.

Per le vie del cibo si scompongono e ricompongono gli intrecci tra sistemi sociali, ambientali e territoriali. Esso torna, pertanto, in modo dirompente ad essere una questione centrale da cui non si può prescindere.

Il gusto riflessivo è un ottimo strumento per orientarsi nella nuova realtà e farsi un'idea più precisa su questi temi.




AA. VV., (a cura di Elena Battaglini), Il gusto riflessivo. Verso una Sociologia della Produzione e del Consumo alimentare, Bonanni Editore


LA CURATRICE
Elena Battaglini è dottore di ricerca in Sociologia dell’Ambiente. Coordina l’Area di Ricerca “Ambiente/Territorio e Sicurezza” dell’Istituto Ricerche Economiche e Sociali (IRES Nazionale) ed è professore a contratto di Sociologia dell’Ambiente presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Da più di un decennio si occupa, sul piano teorico ed empirico, delle interazioni complesse che legano i sistemi sociali a quelli ambientali e territoriali, come coordinatore o partner di ricerche internazionali. Su questi temi ha pubblicato una serie di articoli e saggi sia in Italia che all’estero.

GLI ALTRI AUTORI
Fulvio Beato è professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio ed insegna Sociologia dell’ambiente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha diretto ricerche socio-ambientali per l’ONU-UNESCO, l’Unione Europea, il WWF e l’APAT. E’ fra i promotori della rete “Ambiente e Società” dell’Associazione Italiana di Sociologia É altresì coordinatore della Sezione di “Sociologia del territorio” della stessa associazione.
Tra i suoi lavori sono da segnalare: Rischio e mutamento ambientale globale. Percorsi di Sociologia dell’ambiente, Milano, 2002; Osservatorio bibliografico di scienze umane e sociali dell’ambiente, Milano, 1996; Parchi e società. Turismo sostenibile e sistemi locali, Napoli, 1999; La calma insicurezza. La percezione sociale del rischio di criminalità a Roma, Napoli, 2003. Attualmente ha in corso di stampa un volume su La percezione sociale del rischio da inquinamento indoor, (Roma, APAT).

Anna Ancora è dottore di ricerca in Metodologia delle Scienze Sociali. E’ ricercatrice presso l'Istituto Italiano di Medicina Sociale. Ha svolto attività di analisi sui seguenti temi: disagio giovanile, tossicodipendenza, qualità dei servizi socio-sanitari, valutazione dell'efficacia degli interventi di informazione e prevenzione da comportamenti a rischio per la salute. Attualmente si occupa di Sociologia della Salute e Medicina Sociale.

Daniele Di Nunzio è dottorando in Sociologia presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, sotto la direzione del Prof. Michel Wieviorka. E’ ricercatore presso l'IRES sui temi della salute e della sicurezza.

Davide Marino è professore di Economia Agraria ed Economia dell'Ambiente presso l'Università degli Studi del Molise. I principali temi di ricerca di cui si è interessato sono: l'economia e la valutazione delle risorse naturali e, in particolare, della biodiversità, l'agricoltura biologica con specifica attenzione sull'analisi dei consumi, lo studio della marginalità economica delle aree rurali, l'economia delle aree protette e l'analisi della spesa pubblica.

Stefano Nobile insegna Metodologia delle Scienze Sociali e Metodologia e Tecniche della Ricerca Sociale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Si è occupato di comunicazione, musica, rischio, handicap, mobbing, lavoro infantile, sociologia elettorale. Tra le sue pubblicazioni: L'arcipelago del rock (1992), La credibilità dell'analisi del contenuto (1997), Mobbing in area sanitaria (2003).

Roberto Rocci è professore di Statistica presso l'Università di Roma "Tor Vergata". Svolge attività di ricerca sulla metodologia statistica e le sue applicazioni, con particolare riferimento alle tecniche di classificazione automatica e di riduzione dei dati ed ai metodi per la misurazione della qualità dei servizi.

Serena Rugiero è dottoranda in Sociologia presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, sotto la direzione del Prof. Jean-Louis Fagiani. Collabora presso la cattedra di Sociologia dell’Ambiente del Prof. Fulvio Beato all’Università La Sapienza di Roma. E’ ricercatrice presso l'IRES sui temi dell’ambiente e dell’energia.