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La scomparsa delle api. Indagine sullo stato di salute del nostro pianeta
"Se l'ape scomparisse dalla terra, all'umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più esseri umani"
19 aprile 2008 | T N
La frase virgolettata, attribuita ad Albert Einstein, il geniale scienziato tedesco, è stata per lungo tempo considerata solo un paradosso e nient'altro che un'ipotesi, quasi fantascientifica, ma oggi si sta rivelando, da qualche anno a questa parte, molto più vicina alla realtà di quanto avremmo mai potuto immaginare.
Per anni gli apicultori di entrambe le sponde dell'oceano hanno lanciato allarmi inascoltati, finché, nel febbraio 2007, negli Stati Uniti sono comparsi i primi dati ufficiali: mancano all'appello centinaia di miliardi di api, affette da un misterioso morbo.
La notizia fa il giro del mondo, fino a quando, nel gennaio 2008, diviene chiaro che la grande moria riguarda anche l'Europa: 50 miliardi di api sono scomparse in Grecia, almeno 55 miliardi non fanno ritorno alle arnie nel nostro paese. Ma non è finita qui: lo stesso genere di notizie arriva da altri paesi europei, dall'India, dal Canada, dalla Nuova Zelanda. Qual è la causa di questo fenomeno, che sembra essere l'inizio dell'estinzione dell'ape?
I ricercatori hanno avanzato diverse ipotesi. Si pensa che siano le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari e dai ripetitori, si ipotizza che sia la conseguenza della diffusione di organismi geneticamente modificati nell'agricoltura, si sospetta che sia una delle tante conseguenze del riscaldamento globale.
La scomparsa in massa delle api ha assunto dimensioni tali da non poter essere più ignorata. Se oggi ci sembra improbabile che l'umanità possa estinguersi per una causa apparentemente così banale, di certo un evento di questa portata appare come una sorta di campanello di allarme: forse ci siamo spinti troppo in là nella manipolazione del nostro ambiente naturale.
Partendo da un'arnia deserta in Florida, la giornalista Sylvie Coyaud - una delle voci più note della divulgazione scientifica in Italia - ci porta con sé in un viaggio appassionato attraverso paesi vicini e lontani. Nella certezza che 'trovare il colpevole' della scomparsa delle api potrebbe essere il primo passo per scongiurare una futura catastrofe ecologica sul nostro pianeta.
Sylvie Coyaud, La scomparsa delle api, Mondadori, pp. 240, euro 15