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Fuoricasello e Scoprisapori, due guide insolite e alternative
Una scommessa editoriale che parte da un'idea vincente dei fratelli Longo: indirizzare chi viaggia in autostrada verso soste gastronomiche di qualità
02 febbraio 2008 | T N
Giovedì scorso, ultimo giorno di gennaio, è stato presentato a Milano il seguirto di un progetto editoriale insolito, partito da un'idea vincente dei fratelli Longo, titolari di una prestigiosa enoteca alle porte del capoluogo lombardo.
E' la terza edizione, in particolare, di Fuoricasello, e la prima edizione, invece, di Fuoricasello Scoprisapori. Due guide destinate a chi viaggia in Autostrada.
Alla presentazione sono intervenuti i giornalisti Bruno Pizzul e Lamberto Sposini, inventore di TG5 Gusto, oltre al noto sociologo Francesco Alberoni, che si è soffermato sulle sensazioni, i desideri e le
emozioni di chi viaggia, per piacere o per lavoro.
Così, dopo i grande successo della guida Furoicasello, per via dei preziosi suggerimenti dei ristoranti posti a breve distanza dalle uscite autostradali, dove trovare una cucina non convenzionale, non banale, di territorio, i fratelli Longo hanno mandato alle stampe anche Fuoricasello Scoprisapori, una nuova guida ispirata sempre allo stesso principio, quello della vicinanza ai caselli, un modo dunque per segnalare i luoghi del gusto in cui trovare
prodotti alimentari selezionati e possibilmente unici, peculiari.
Alla presentazione erano ovviamente presenti Giovanni, Osvaldo e Paola Longo, titolari della Longo un Mondo di Specialità , e di una enoteca in Legnano, già insignita dallâAis con lâOscar come miglior enoteca italiana.
"Ciò che stupisce, è la novità della proposta" ammette Giovanni Longo. "Di guide - prosegue - ve ne sono tante, e replicarne di nuove non aveva senso, per questo l'iniziativa è stata accolta molto bene, perché in fondo chi viaggia nerita molto di più di un cibo veloce, di qualità appena accettabile e comunque senza riferimenti alla cucina del territorio".
Alberoni vede nell'iniziativa il segno di una novità : "è uno stimolo per il Paese", dice, "e queste due guide sono come un germe che contagia i comportamenti. L'Italia deve d'altra parte muoversi, scatenando quella voglia di inventiva con cui si è contraddistinta e caratterizzata nel passato".
E così, sull'onda delle emozioni e del piacere, il sapere che a due passi da un casello c'è un posto dove si può mangiare bene fa comodo ed è importante anche per far girare l'economia. Così, anziché fare la solita sosta, con il solito panino o i piatti senza storia, meglio - aggiungono i Longo - "concedersi un piatto diverso, in un locale diverso, servito in maniera antica: è una soluzione che può far comodo e piacere. Di posti belli e curiosi non mancano". Peccato, però, incalza, Alberoni, che non siano segnalate anche le superstrade, perché in tal caso il lavoro sarebbe proprio completo.
Il proprosito è buono: "ci sembra di non avere mai tempo", riferisce Bruno Pizzul, grande viaggiatore, ma senza patente, comunque al fianco del guidatore, attento al percorso. "Bisogna correre, arrivare, battere il record da casello a casello", aggiunge. "E così, schiavi della frenesia, perdiamo il senso e il piacere del viaggio, lo interpretiamo solo come punto di partenza e non invece d'arrivo. Cancelliamo tempi, spazi e occasioni del tragitto intermedio, e questa non è certo una buona strategia.