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"VOI NON SAPETE". COSI' ANDREA CAMILLERI AFFRONTA LA QUESTIONE MAFIA

Un libro che finalmente chiarisce cosa sia il complesso e variegato universo della criminalità organizzata in Sicilia. Tutti i diritti derivanti dalle vendite di questo libro saranno devoluti dall’Autore alla Fondazione per i caduti di mafia della Polizia di Stato, di cui Camilleri stesso ha promosso la costituzione

28 ottobre 2007 | T N

Da Affari a Latitanza, da Corleonesità a Politica, da Famiglia a Umiltà, Andrea Camilleri ci svela l’universo mafioso attraverso le sessanta voci di questo “dizionario” del lessico e del pensiero di Bernardo Provenzano. E al tempo stesso, con la sua impareggiabile maestria, racconta passo per passo l’appassionante sfida che ha recentemente portato i magistrati della Procura di Palermo e la Polizia a catturare l’ultimo grande boss, nel suo covo di Montagna dei Cavalli, dopo quarantatré anni di latitanza. La mafia spiegata da Camilleri: un atto d’accusa senza sconti contro chiunque ancora finga di non sapere, il ritratto di un criminale che, latitante, per più di quarant’anni ha tenuto in scacco le istituzioni e costruito il proprio mito.

Dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio, dopo le morti di Falcone e Borsellino, la mafia decide di aprire una nuova fase strategica. Abbandonato lo scontro frontale con le istituzioni e le azioni eclatanti organizzate da Totò Riina, si preferisce adottare la cosiddetta "strategia dell'immersione": allentare la tensione, entrare in una zona grigia nella quale si possa, più e meglio di prima, fare affari e ritessere l'intreccio della trama criminale. "Tutto si deve svolgere in immersione, sott'acqua, quell'enorme sommergibile che è la mafia deve d'ora in avanti navigare a quota periscopio."

La mente di questo nuovo corso è quella di Bernardo Provenzano.
Latitante per quarant'anni, durante i quali la sua unica immagine pubblica è quella catturata da sbiadite foto segnaletiche giovanili, Provenzano si trasforma dallo spietato assassino noto col soprannome di 'u tratturi in capo attento, oculato, perfino conciliante, all'apparenza.

Nella frase con cui accoglie le forze dell'ordine quando viene catturato ("Voi non sapete quello che state facendo") è racchiuso il senso minaccioso di un ordine costruito con meticolosa, sotterranea implacabilità. E gli ormai celebri "pizzini", con i loro codici e sottocodici, con le allusività e il tono ora criptico, ora oracolare, ora dimesso, con i loro svarioni autentici o calcolati (lo "sgrammatichizzo") sono l'arcaico sistema che regola una sofisticata, modernissima ragnatela.

Nel rigoglio della sua produzione narrativa quasi mai, per esplicita scelta, Andrea Camilleri ha toccato il tema della mafia. Ma quando i pizzini di Provenzano sono stati resi pubblici è stato subito chiaro che, per la loro stessa natura, quei testi costituivano per lui un'opportunità di riflessione imperdibile: linguisticamente anomali, antropologicamente emblematici per la concezione della religione, della famiglia, delle gerarchie, dei rapporti tra le persone che esprimono, sembravano fatti apposta per entrare nell'universo letterario dello scrittore di Porto Empedocle.

E così è stato. Ne è venuto fuori un libro di forte sapore narrativo e di amara onestà, di cerimoniosa ferocia e acre ironia. Una sorta di dizionario che, voce per voce, ci svela l'alfabeto con cui il boss dei boss ha parlato per più di quarant'anni alla sua organizzazione e ne smonta gli ingranaggi per mostrarci che, sotto la superficie di parole apparentemente comuni, può celarsi la feroce banalità del male. E che i primi anticorpi che una società civile deve sviluppare contro la vischiosa rete delle complicità mafiose sono quelli di un linguaggio limpido, onesto, condiviso.

Un libro, questo, in cui il piacere della lettura, il gusto per la battuta e per il paradosso non si possono districare mai da un diffuso senso di allarme. E anche questa è una nota nuova nell'orchestrazione stilistica del Maestro: per la prima volta, forse, il lettore non approda alla catarsi dell'invenzione camilleriana ma rimane inchiodato, attonito, davanti alla grottesca efferatezza del mondo

Tutti i diritti derivanti dalle vendite di questo libro saranno devoluti dall’Autore alla Fondazione per i caduti di mafia della Polizia di Stato, di cui Camilleri stesso ha promosso la costituzione.



Andrea Camilleri, Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di Bernardo Provenzano, Mondadori, pp. 216, euro 17