Libri

"FUORI DA UN EVIDENTE DESTINO", IL NUOVO THRILLER DI GIORGIO FALETTI

Ancora sangue, ancora delitti: è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna alla luce

12 ottobre 2006 | T N

Torna alla scrittura l'autore di Io uccido Giorgio Faletti, ancora una volta con un trhiller, dal titolo Fuori da un evidente destino, sempre per le edizioni Baldini Castoldi Dalai.

Dopo il felice letterario, salutato benevolmente anche dalla critica più severa, oltre che da un pubblico numeroso che ha tradotto gli apprezzamenti in qualcosa di ben concreto, stimabile in oltre tre milioni e mezzo di copie acquistate, Faletti si è riproposto nel 2004 con Niente di vero tranne gli occhi, a conferma di un talento che non si può affatto ritenere casuale.

Ora i suoi libri sono tradotti in 25 lingue e la sua attività di scrittore è stata riconosciuta nel novembre del 2005 anche per mano del Presidente della Repubblica, dal quale appunto ha ricevuto il Premio De Sica per la Letteratura.

Ecco, per intanto, il lancio di copertina del nuovo libro.
Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell’immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l’adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un’eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadina dell’Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue.