Italia

Due milioni di euro per l'agro romano

Le risorse serviranno a creare opportunità di differenziazione del reddito per le imprese agricole e di valorizzare la funzione ricreativa, sociale e culturale dell’azienda

13 febbraio 2010 | R. T.

Un’area agricola tra le più grandi a livello nazionale dove creare un sistema a rete di supporto e sostegno alla metropoli e ai suoi cittadini fatto di servizi socio-assistenziali, culturali, ricreativi e di recupero dei casali.
È l’agro romano.

Un ruolo importante che con questa iniziativa si vuole difendere e valorizzare mediante una funzione che, oltre ad essere di produzione agricola, è anche di agricoltura sociale: centri riabilitativi, terapeutici e di accoglienza, agriturismo, fattorie didattiche, fattorie sociali, ippoterapia, ippovie, agrinido, centri ricreativi estivi, day hospital per i malati di Alzheimer, servizi per diversamente abili ed ex detenuti. Il tutto attraverso le attività agricole.

Il Bando riguarda 13 comuni della provincia romana: Roma, Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Ciampino, Fonte Nuova, Formello, Guidonia Montecelio, Monterotondo, Nettuno, Pomezia e Zagarolo.

I fondi serviranno a qualificare e valorizzare l’offerta agrituristica, così come incrementare la qualità dell’ospitalità, attraverso la riscoperta della cultura enogastronomica regionale, favorendo la conoscenza dei prodotti per una educazione all’alimentazione corretta.

Il Bando è il primo tassello di un “Piano di Sviluppo Agricolo e Rurale dell’Agro romano” per programmare lo sviluppo della sua campagna e farla diventare un luogo di produzione anche di benessere sociale; un posto vissuto e un punto di riferimento per turisti e cittadini romani e laziali.
Un’occasione e una nuova opportunità di sviluppo per la città di Roma; per ricollegare l’agricoltura, la campagna romana e la ruralità con la Capitale.