Italia

L'ennesima truffa dell'olio, questa volta a danno degli anziani

Il sistema porta a porta sembra essere ancora largamente praticato, come dimostra un recente arresto a Roma. Nei contenitori dei finti oli extra vergini di oliva. L'impostore ha avuto la sfortuna di incappare nella madre di un carabiniere

21 novembre 2009 | T N

La tecnica è già ampiamente sperimentata. Funziona, funziona alla grande. Perché c'è sempre qualcuno che ci casca.

Con gli anziani poi diventa tutto più semplice.
E' quanto si è verificato a Roma nei giorni scorsi, con un tale che avvicinava i malcapitati e ignari anziani facendo credere loro di dover consegnare confezioni di olio extra vergine di oliva al prezzo di 60 euro. Per essere convincenti, ovviamente sostenevano che ad averlo ordinato era stato il figlo, e visto che i figli sono pezzi di cuore la truffa si può dire che funziona, tant'è che questa in realtà è una storia vecchia.

Sono dunque gli anziani a essere più facilmente presi di mira e ingannati, giacché la gran parte di loro consegnava la somma di denaro richiesta dal momento che in fondo, nel dubbio, restava comunque in cambio qualcosa. Solo che quel qualcosa di liquido verde tutto era tranne che olio extra vergine di oliva.

Un truffatore però non è stato molto fortunato, visto che è andato a importunare proprio la madre di un carabiniere.
La donna residente a Roma in via Laurentina, insospettita, ha chiamato il figlio, che si è poi precipitato in soccorso dalla stazione Villa Bonelli di Roma, riuscendo così ad arrestare il malfattore.

L'uomo che spacciava un finto extra vergine era un romano di 63 anni, al quale sono state sequestrate due taniche piene di finto olio. Non era un volto nuovo, giacchè era stato in precedenza riconosciuto quale autore di un'analoga truffa ai danni di un'altra signora turlupinata lo scorso agosto.

Bisogna stare dunque attenti, perché il sistema della vendita porta a porta è il più insidioso e pericoloso.