Italia

Truffa su finanziamenti per l'olio di oliva, in Puglia e Calabria pesanti danni all'Erario

La Guardia di Finanza di Bari presenta il conto: si tratta di una cifra che ammonta a un milione e 600 mila euro. Cinquantuno le persone segnalate in Procura

17 ottobre 2009 | T N

Ora si contano i danni. All’erario spetterebbe qualcosa come un milione e 600 mila euro. E’ quanto e' stato segnalato dalla Guardia di Finanza di Bari alla Corte dei Conti. I militari hanno indagato su una indebita approriazione di finanziamenti comunitari destinati alla produzione di olio d'oliva. Coinvolte operatori attivi in provincia di Bari, Brindisi, Lecce, ma anche in Calabria.

Si tratta di un’inchiesta che risale allo scorso anno scorso, che ha portato alla luce una truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea con un'accusa per associazione a delinquere e a ventitre ordinanze di custodia cautelare in carcere.

All’epoca vennero effettuati in tutto 180 sequestri preventivi, tra cui ventitre oleifici, tre locali commerciali e novantaquattro proprietà, tra appezzamenti agricoli e immobili, oltre a qualcosa come sessanta conti correnti. Era stata un’operazione che fece scalpore.

Sono in tutto cinquantuno le persone segnalate alla Procura regionale della Corte dei Conti. I militari della Finanza hanno accertato la presentazione, all'ente erogatore, di contributi comunitari di sostegno alla politica agricola comune, ma anche di domande di falsi attestati di molitura rilasciati da frantoi compiacenti, con quantitativi di olive molite che non sono mai giunte negli oleifici o comunque di gran lunga superiori a quelle realmente documentate.