Italia
L'interprofessione oliandola denuncia: fermi 2,6 milioni di euro destinati alla promozione
L’immagine dell’olio di oliva italiano garantiva a tutti gli operatori opportunità commerciali e marginalità ma oggi, afferma Pina Romano “purtroppo sono sempre meno automatiche”
19 settembre 2009 | R. T.
âCon una campagna alle porte e con una previsione sulla produzione spagnola che sembra superare abbondantemente un milione e duecentomila tonnellate, lâapprovazione di un piano di settore diventa indispensabile per gli operatori della filiera olivicola italianaâ. Lo ricorda il presidente dellâorganizzazione interprofessionale italiana dellâolio di oliva, Pina Romano, a margine dellâincontro tra le parti per la pianificazione della nuova campagna oleicola.
Il tavolo ministeriale, fermo ormai da due mesi, aveva dato assicurazioni sullâutilizzo immediato dei 2,6 milioni di euro, già stanziati a fine 2008 per lâattività promozionale, e aveva sottolineato la necessità di prevedere ulteriori risorse specifiche per dare slancio al settore, anche su questi temi câè una piena disponibilità a collaborare.
âVeniamo da un passato - spiega il presidente - dove lâimmagine dellâolio di oliva italiano ha garantito a tutti gli operatori opportunità commerciali e marginalità che oggi purtroppo sono sempre meno automaticheâ.
Lâascesa produttiva spagnola, lâavvento di nuove aree olivicole e i nuovi assetti manageriali dei più importanti gruppi industriali, tenderanno a introdurre nuove leve competitive che renderanno sempre più arduo e impegnativo difendere la diversità della produzione italiana. âCi attendono nuove sfide - ha dichiarato Pina Romano - e vanno affrontate con una coesione e una programmazione nuova tra industria trasformazione e produzione, con il solo comune obiettivo di creare e distribuire valoreâ.
âLa risposta - aggiunge il presidente - non può essere quella di parlare quotidianamente di truffe e sofisticazioni indebolendo lâimmagine dellâolio di oliva italiano e penalizzando le nostre esportazioni. La risposta ai nostri colleghi spagnoli, che in nome di un interesse comune di filiera si sono autotassati per destinare oltre 7 milioni di euro allâanno nella promozione dellâolio spagnolo, va costruita nella filiera, con un forte patto di cooperazione tra gli operatori su progetti concreti per il rilancio e la tutela dellâimmagine del nostro Paeseâ.
Sono questi i concreti impegni che si sono dati i partecipanti al tavolo interprofessionale per i prossimi mesi e âè su questi obiettivi - aggiunge Pina Romano - che ci attendiamo il massimo supporto da parte del ministeroâ.