Italia

Expo 2015, decollano il “progetto cascine” e l’orto botanico planetario

Cento ettari di piccole serre flessibili e leggere dove andrà in scena la filiera alimentare dalla semina alla preparazione delle singole tipicità agricole

12 settembre 2009 | Graziano Alderighi

Il tema cardine dell’Expo 2015 di Milano sarà la nutrizione, ecco così spuntare un piano più economico rispetto alle originarie “vie d’acqua”, ovvero la ristrutturazione dei Navigli (spesa prevista 300 milioni di euro).

Due i progetti che si affiancheranno.

Da una parte il “progetto cascine” che ha in Carlo Petrini il primo sostenitore.
Progetto decisamente più economico per le casse pubbliche della “via d’acqua” visto che si potranno affittare (o vendere) le cascine che il Comune ha già, inventandosi offerte appetibili per agricoltori e altri investitori “ecologici”: ecco farmer market, ristoranti e agriturismo, ma anche le attività del nonprofit.
In quei luoghi oggi troppo spesso ridotti male “si può ricreare quell’idea di comunità che storicamente avevano le cascine” ha detto l’architetto Boeri.

Il secondo impegno è decisamente più promozionale e avveniristico.
Un parco botanico planetario di circa un milione di metri quadri, circondato da un canale navigabile con serre e terreni che riproduranno tutti i climi del mondo e le loro tipicità alimentari: dalla tundra al paesaggio mediterraneo, dalle foreste tropicali al deserto.
Ogni paese avrà a disposizione un lotto di terreno - 20 metri per 5 - delimitato da piccole serre flessibili e leggere, più che veri padiglioni, dove andrà in scena la filiera alimentare dalla semina alla preparazione delle singole tipicità agricole.

La consulta che ha lavorato al concept, composta da Stefano Boeri, Ricky Burdett, Jaques Herzog, William Mc Donalgh e Joan Busquets ha infatti elaborato un masterplan sul quadrante nord ovest di Milano (il sito sorgerà vicino alla Fiera di Rho Pero con cui sarà collegato da un ponte) che riprende la struttura degli insediamenti umani di epoca romana, con i due assi perpendicolari del cardo e del decumano.
Un asse centrale di 1,4 chilometri, lungo il tracciato del Sempione, rappresenterà il grande boulevard/tavola dove tutti i paesi ospiti potranno condividere e presentare le loro culture e i loro prodotti.

Nulla è però trapelato sulla destinazione dell’area dopo l’evento né sulla spesa prevista.