Italia
Confagricoltura scavalca Zaia e si rivolge direttamente a Tremonti
"Il nostro interlocutore è il Ministro dell’economia al quale rivolgo un appello: tenga conto del grande contributo del comparto agricolo in termini di ricchezza economica ed occupazionale” afferma Vecchioni
20 dicembre 2008 | T N
Appello del Presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, al Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: "Il sistema agroalimentare, con il 15% del Pil nazionale, è un fattore determinante della produzione da cui non si può prescindere per uscire dalla recessione". Vecchioni chiede al ministro "la stessa attenzione per l'agricoltura", visto che il Governo fino adesso si è impegnato a sostenere le famiglie e il mercato del lavoro con gli interventi annunciati nel decreto anticrisi sugli ammortizzatori sociali.
Risorse, sostiene Confagricoltura, possono affluire allo Stato anche attraverso la dismissione o la concessione ai privati dei terreni demaniali e pubblici per poi essere anch'esse reimpiegate per misure a favore del sistema imprenditoriale.
Confagricoltura, per quanto riguarda specificatamente le imprese agricole, propone una serie di interventi âper ridare fiato alle economie aziendaliâ (detassazione parziale dei redditi; sospensione parziale degli oneri previdenziali); misure di agevolazione fiscale (accisa zero sul gasolio; riduzione al 10% dell'aliquota Iva sui vini; riduzione al 4% dell'Iva sui servizi resi dalle imprese agromeccaniche...); stimoli fiscali per il rilancio degli investimenti (credito d'imposta per gli investimenti; rimborso dell'Iva sull'acquisto dei beni strumentali; estensione anche all'agricoltura del pagamento dell'Iva al momento dell'incasso dei corrispettivi; Iva al 4% per la costruzione e ristrutturazione di fabbricati strumentali).
Tutte queste proposte, però non possono prescindere dalla soluzione definizione di alcuni problemi ancora aperti: il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale, la proroga degli sgravi contributivi della legge 81, il chiarimento sulla non assoggettabilità all'Ici dei fabbricati rurali.
âUn mancato intervento su questi fronti - ha affermato Vecchioni - rischia di costituire per le imprese agricole un inaccettabile aggravio di 1,3 miliardiâ.