Italia

Gustosa e piena di sé. Dall'arco alpino sino al sud, la mela italiana si presenta

Per la prima volta insieme i maggiori esperti del settore dalla ricerca alla commercializzazione. Un incontro a Bolzano, in occasione di Interpoma, per la presentazione del volume “Il melo”

08 novembre 2008 | T N

Bolzano, 7 novembre 2008 – “Bayer CropScience da oltre 100 anni offre all’agricoltura italiana l’innovazione tecnologica nella protezione delle colture, frutto della sua riconosciuta attività di Ricerca, ed una organizzazione capillare di agronomi che opera sul territorio a stretto contatto con il sistema produttivo” apre Frank Terhorst, Amministratore Delegato di Bayer CropScience. “Ma il nostro impegno non si ferma qui: in risposta alla pressante domanda del consumatore sui temi della sicurezza alimentare e della tutela dell’ambiente, continua il nostro impegno nel contribuire a comunicare i valori dell’agricoltura italiana. In questa direzione va Coltura&Cultura, progetto editoriale di condivisione e di divulgazione delle conoscenze da parte dei maggiori esperti del settore, giunto con il volume ‘il melo’ al sesto traguardo.”

La mela entra più di ogni altro frutto nell’immaginario collettivo per la simbologia che si perde nella notte dei tempi, da frutto del primo peccato a immagine sacra degli antichi sacerdoti celti ed anche per l’associazione con gli aspetti salutistici declinati in un ben noto proverbio.
Ma non solo: il melo è di gran lunga la specie da frutto dell’area temperata più importante al mondo sia per quantità, con circa 60 milioni di tonnellate annue prodotte, che per superfici coltivate. Il nostro Paese, anche in questo contesto, si conferma il “frutteto d’Europa”.

Il successo di questo frutto al vertice della produzione agricola italiana e degli scambi internazionali è spiegato dagli autori del volume Il melo nell’incontro “La mela italiana si presenta” moderato da Edoardo Raspelli, giornalista e conduttore del programma televisivo Melaverde.

Per la prima volta, grazie al contributo di 44 grandi esperti, tra i più noti docenti universitari, ricercatori, sperimentatori e responsabili delle associazioni dei produttori, la mela italiana si presenta attraverso un percorso caleidoscopico dalla botanica al paesaggio, dalla storia all’arte, dalla nutrizione alla ricerca, dalla coltivazione ai mercati, in un viaggio tra i più importanti marchi di qualità della melicoltura italiana.

“Contribuire a far conoscere la mela, in tutti i suoi aspetti prima dell’arrivo sulla tavola, è l’obiettivo che ci ha spinto a realizzare questo volume” afferma Renzo Angelini, Direttore Marketing e Technical Management di Bayer CropScience. “Un vivo ringraziamento va agli autori che hanno saputo trasmettere le loro conoscenze, con un linguaggio semplice e coinvolgente, arricchito da un vasto repertorio iconografico, colmando la faglia esistente tra il consumatore e il mondo della ricerca e della produzione. La mela rappresenta per l’agricoltura italiana un positivo esempio di specializzazione territoriale, che coniuga tre importanti valori: qualità, salubrità e sostenibilità. Tale diversificazione del territorio, dall’Arco Alpino sino al Meridione, caratterizza alcuni dei più bei paesaggi italiani che il lettore avrà modo di scoprire nel libro.”

Come espresso dai rappresentanti dei principali produttori della mela italiana, il successo va ricercato nella capacità di coniugare l’innovazione con i valori della migliore tradizione; ciò è dimostrato anche dalla elevata notorietà che i vari marchi hanno acquisito sui mercati in Italia e all’estero.

“L’obiettivo del volume - sostiene Carlo Fideghelli, Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma e coordinatore scientifico del volume – è quello di associare al rigore scientifico ed alla autorevolezza accademica, l’esperienza di chi applica concretamente le innovazioni della ricerca ai fini di produrre in modo competitivo in un mercato sempre più globalizzato”.

Bayer CropScience, una consociata di Bayer AG, è una delle società leader per volume d’affari e per innovazione nelle tecnologie applicate all’agricoltura ed è presente in più di 120 Paesi. Bayer CropScience nel nostro Paese include le aree della protezione delle colture (Crop Protection) e delle scienze ambientali (Environmental Science).

Alcuni concetti guida dell’attività di BCS sottolineano che senza spirito creativo non c’è innovazione e senza conoscenza o condivisione l’innovazione non si diffonde. Alla base di questi principi stanno le numerose e diversificate attività che da anni Bayer CropScience porta avanti per contribuire alla crescita professionale degli operatori del settore agricolo. Ogni anno l’azienda organizza incontri e varie iniziative durante i quali è lasciato largo spazio all’aggiornamento tecnico-scientifico sui temi di attualità in collaborazione con esperti del mondo universitario, della ricerca, della produzione e della distribuzione.


Fonte: Paola Sidoti