Italia
Continua intensa la campagna di sequestri di falsi vini Doc e Docg
Trentamila bottiglie di finto Amarone scoperte nel porto di Livorno e pronte a partire per gli Usa. Il Ministro Zaia annuncia tolleranza zero
27 settembre 2008 | Graziano Alderighi
Nella notte del 23 settembre 2008 è stato effettuato nel porto di Livorno, dagli ispettori di Conegliano e Firenze dellâIspettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari e dal Corpo Forestale dello Stato, un sequestro di 30 mila bottiglie di vino rosso, di cui 15 mila già sotto sigillo, illegittimamente etichettato come âAmaroneâ e pronto per lâesportazione negli Stati Uniti, e di un'altra partita di vino rosso costituita da vini piemontesi.
Il sequestro è stato deciso nel corso delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Treviso sulla contraffazione di prodotti vitivinicoli.
Lâattenzione degli inquirenti è rivolta ora sia ai distributori/trasportatori del prodotto che alla ditta che ha proceduto allâimbottigliamento e che si trova in provincia di Treviso.
âNon tollereremo più â afferma il Ministro Zaia - chi prende in giro i consumatori e irresponsabilmente tenta di vanificare il lavoro fatto dalle imprese e dalle istituzioni per creare reddito, solide fondamenta per lo sviluppo e lâexport dellâagroalimentare italiano. Ancora una volta dobbiamo ringraziare lâIcq e il Corpo Forestale dello Stato per il loro lavoro, svolto con serietà e attenzione, a salvaguardia della qualità dei prodotti agroalimentari italiani e a tutela dei cittadini. Continueremo nelle operazioni di contrasto alle frodi e alle contraffazioni, a difesa dei tanti operatori onesti, che rispettano le regole e che sono la stragrande maggioranza nel nostro Paeseâ.