Italia
Una burocrazia affliggente. A rischio chiusura le piccole distillerie
Un nuova norma obbliga a comunicare i dati di produzione tutti i giorni via computer. L’Istituto tutela Grappa del Trentino insorge: non si può passare più tempo al computer che all’alambicco
12 luglio 2008 | T N
Câè molta preoccupazione in Trentino. Il motivo? Lâimminente riforma della trasmissione dei dati di produzione da parte delle grapperie allâamministrazione dello Stato.
Dal primo ottobre una recente disposizione obbligherà le distillerie a collegarsi ogni giorno via computer alla pubblica amministrazione per comunicarle la produzione di ogni singolo prodotto.
Una distilleria, anche piccola, ha sempre in catalogo diverse grappe e acqueviti: per ognuna dovrà comunicare quotidianamente la produzione, persino quando non ne produce neanche una bottiglia. Un assurdo burocratico che porterà i mastri distillatori a spendere più tempo davanti allo schermo del computer che allâalambicco.
âCâè molta preoccupazione tra i nostri grappaioli â riferisce Beppe Bertagnolli, presidente dellâIstituto Tutela Grappa del Trentino â La nostra realtà è infatti composta in gran parte da distillerie a conduzione praticamente familiare, con gente che durante il periodo di distillazione lavora su turni lunghi e pesantiâ.
âCapiamo e apprezziamo lâesigenza di snellire la burocrazia in distilleria, ma questa non è la strada migliore â continua Bertagnolli â Per questo abbiamo sostenuto la comunicazione dei dati per via telematica, ma ogni quindici giorni. Ci siamo mossi in questo senso con i rappresentanti della pubblica amministrazione in Regione e abbiamo buone speranze di arrivare a questa mediazione. Altrimenti molti di noi rischiano di chiudere per davveroâ.
Fonte: Carlo Odello