Italia

Crescere e competere, usufruendo della consulenza aziendale

Agronomi e Forestali, Agrotecnici e Veterinari insieme in una Fondazione, per fornire alle imprese agricole, che godranno anche di un contributo comunitario, le risposte che cercano

14 giugno 2008 | Graziano Alderighi

L’Unione europea a fronte di norme sempre più stringenti sulla condizionalità, rispetto di impegni ambientali, buone pratiche agricole, sicurezza sul lavoro, ha creato un sistema di supporto alle imprese agricole denominato consulenza aziendale.
Una misura che, nell’ambito dello sviluppo rurale, è stata attivata in Europa già dal 2000 ma che solo poche regioni, in Italia, hanno voluto integrare nei propri Psr, con una dotazione finanziaria, peraltro, assai limitata.
Con le nuove linee di indirizzo emanate dall’Ue per i Psr 2007-2013, tutte le regioni italiane, unica eccezione il Friuli Venezia Giulia, stanno attivando questo strumento (misura 114).
Il numero delle aziende agricole che potranno beneficiare di consulenza aziendale, prestata da professionisti abilitati e qualificati, sarà molto elevato. Almeno 100.00 imprese dovrebbero, secondo le stime delle varie regioni, poter beneficiare della misura, a condizioni particolarmente vantaggiose.
Le regioni, infatti, riconosceranno alle imprese che sceglieranno di aderire alla misura un contributo dell’80% a fronte di una spesa per la consulenza che non può superare i 1.500 euro. Le aziende agricole potranno avere quindi a disposizione un tecnico, limitatamente alle normative sulla condizionalità, buone pratiche agricole e sicurezza sul lavoro, con un investimento di soli 300 euro all’anno, una cifra abbordabile anche per quelle realtà medio-piccole che, per ragioni economiche, non hanno mai usufruito del supporto di un professionista.

In questo contesto normativo i tre ordini da sempre più vicini al settore agroalimentare hanno deciso di unire le forze, un’unione d’intenti da cui è nata la Fondazione per i Servizi di Consulenza Aziendale.



Ma cos’è esattamente la Fondazione? Quali sono i suoi scopi? Abbiamo approfondito l’argomento con Pantaleo Mercurio, Presidente della Fondazione e del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.

- Com’è nata l’idea della Fondazione?
Ben consci dell’importanza della consulenza aziendale, i professionisti del settore agricolo, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Agrotecnici e Agrotecnici laureati, Medici Veterinari, si sono battuti, in sede europea e nazionale, affinché i fondi non andassero dispersi e affinché non vi fosse la possibilità che falsi esperti e improvvisati consulenti potessero inquinare questo sistema di supporto alle imprese. La consulenza aziendale può essere svolta solo da professionisti iscritti a Albo professionale, quindi qualificati e preparati al compito e soggetti a un codice deontologico.
Dopo aver ottenuto questa significativa vittoria, non solo per il mondo professionale ma anzi soprattutto per quello agricolo, è iniziata una riflessione su come rendere operativo e tangibile questo risultato, come offrire le migliori garanzie di serietà, trasparenza, pari opportunità di accesso al servizio tanto ai nostri iscritti quanto alle aziende agricole.
Dopo attenta analisi e valutazione abbiamo individuato nella Fondazione lo strumento giuridico più adatto a riassumere tutte queste esigenze. Un ente senza scopo di lucro la cui finalità è raccogliere sotto un unico tetto professionisti preparati e qualificati che possano realmente fornire un prezioso contributo allo sviluppo competitivo delle imprese agricole italiane

- La Fondazione sarà quindi Organismo di consulenza aziendale?
La nostra volontà è ottenere l’accreditamento in tutte le regioni italiane e non essere solo un Organismo di consulenza tra tanti, ma un punto di riferimento, un faro che tutelando la professionalità dei propri iscritti dalle possibili ingerenze di altri soggetti non altrettanto qualificati e preparati, né abilitati, fornisca al contempo alle aziende la garanzia di un servizio realmente valido e vantaggioso.

- La Fondazione sarà un circolo chiuso, per pochi, o vi possono aderire tutti?
La Fondazione è un ente aperto e trasparente. Vi potranno aderire tutti i professionisti iscritti agli albi dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati e dei Medici Veterinari. E’ nostra intenzione e interesse che nessun nostro iscritto venga escluso o possa sentirsi escluso dal sistema della consulenza aziendale, anche per questa ragione, per l’adesione alla Fondazione abbiamo previsto una quota associativa, una tantum, di soli 50 euro, una cifra simbolica, che però apre molte opportunità.

- Quali vantaggi offre la Fondazione ai professionisti che vi vogliano aderire?
La Fondazione consentirà di operare a questi professionisti nelle migliori condizioni, attraverso investimenti, strumentazioni e convenzioni che il singolo professionista non sarebbe in grado di attivare o di gestire. La Fondazione si occuperà altresì di garantire ai professionisti quell’aggiornamento tecnico normativo costante e altamente qualificante e specialistico che è condizione essenziale per offrire un servizio di consulenza aziendale proficuo ed efficiente alle imprese.

Per informazioni:
Fondazione per i Servizi di Consulenza Aziendale
Via dei Baullari, 3
Roma