Italia
Alfredo Marasciulo: più cultura per valorizzare gli extra vergini
A partire dalla Guida agli oli del Premio Biol, l'esperienza maturata sul campo di un assaggiatore capo panel esperto universitario in analisi sensoriale
07 giugno 2008 | T N
Ci sono persone che andrebbero messe in luce, perché da ogni singolo poro della loro pelle trasmettono quell'entusiasmo e quella passione del "fare" ch'è ben avvertibile anche da lontano, da molto lontano.
Una di queste persone è Alfredo Marasciulo. Il suo genio creativo lo si può cogliere in quel lavoro corale che è la Guida dei migliori oli da agricoltura biologica nel mondo di cui abbiamo già avuto modo di scrivere: link esterno
"In questi ultimi anni - ci confida - ciò che mi ha spinto ad andare avanti nel mio lavoro è stata la passione per un prodotto che reputo straordinario e che credo (e spero) presto o tardi vedrà riconosciuti i propri pregi e sarà premiato da un mercato al momento troppo concentrato sul prezzo e distratto da argomentazioni che poco hanno a che fare con la qualità ".
L'impegno di chi crede nell'olio extra vergine di oliva è notevole e le difficoltà nel valorizzare tale risorsa lo sono altrettanto. Marasciulo nasce nel mondo degli oli di oliva, discendendo da una famiglia di imprenditori oleari, nonché di assaggiatori. Dopo la laurea in economia aziendale conseguita alla Bocconi, ha conseguito anche il titolo di esperto di analisi sensoriale degli oli di oliva presso il Dipartimento di Ingegneria chimica ambientale e dei materiali della Facoltà di Scienze sperimentali dell'Università di Jaen, in Spagna.
"Ho sempre creduto che il problema principale che affligge il comparto sia la scarsa conoscenza dell'olio extra vergine di oliva da parte dei consumatori e, purtroppo non di rado anche dei produttori, ed ho cercato, ogni qual volta si sia presentata la possibilità , di contribuire a creare quella cultura di prodotto che ritengo sia il primo passo verso la risoluzione di ogni problema".
E' un proposito ambizioso...
Sì, ma nel mio lavoro mi sono prefissato un obiettivo al quale è legata una speranza, entrambe assai ambiziosi.
Quale?
Lâobiettivo è quello di far conoscere lâolio extra vergine di oliva, iniziando dallâalbero che genera lâoliva, per finire con la bottiglia esposta sullo scaffale del supermercato.
E la speranza?
La speranza è che, grazie a tale conoscenza, ogni consumatore diventi un intenditore del prodotto, e che riesca a valutarne appieno le caratteristiche che lo rendono un alimento insostituibile della dieta mediterranea e, in tal modo, sia in grado di effettuare una scelta consapevole tra le tante marche e tipologie di olio extra vergine di oliva presenti sul mercato.
Da qui l'impegno a tutto tondo con il Premio Biol...
Sì, con questo spirito ho accolto con immenso piacere l'invito a collaborare alla redazione della Guida; e ho cercato, con l'entusiasmo che mi contraddistingue di dare un'impronta alla stessa che la rendesse uno strumento capace di soddisfare le esigenze e la curiosità dei consumatori e degli appassionati, e, al tempo stesso, uno stimolo per i produttori a cercare di migliorarsi per beneficiare delle possibilità offerte da una tale vetrina.
In che modo si è prodigato?
Per fare ciò, prima ancora di pensare a come impostare la struttura della guida, è stato necessario partire dal basso e ripensare a come reimpostare la struttura di ogni assaggio e cambiare la logica con la quale effettuare la valutazione organolettica di ogni olio.
Può dirsi soddisfatto, visti i risultati...
Sì, grazie alla fiducia accordatami dagli organizzatori del premio e da tutti i componenti della giuria internazionale, sono riuscito a portare avanti questo progetto e a tradurre il mio pensiero in una scheda di valutazione organolettica, espressione di un metodo differente di assaggiare un olio e di valutarne e descriverne le caratteristiche, che è diventata scheda ufficiale del Premio Biol 2008 e che sarà la base per la redazione della prossima guida.
Se in futuro vi dovesse capitare tra le mani una di quelle guide da voi recensite, o meglio ancora una di quelle che stanno prendendo forma in questi giorni e che presto vedranno luce, saprete che dietro a quelle pagine c'è anche il lavoro di un appassionato che nonostante tutto continua a credere che l'olio extra vergine di oliva non sia soltanto un condimento, ma la sintesi di una moltitudine di valori, espressioni di una cultura agricola che si evolve ed al tempo stesso resta ancorata ad antiche tradizioni.