Italia
Luca Zaia si presenta
10 maggio 2008 | T N
Eâ stato un Luca Zaia âfuori ordinanzaâ quello che il 9 maggio alla Scuola Enologica di Conegliano ha voluto salutare la stampa veneta âche mi ha seguito in questi anniâ, da vicepresidente uscente della Giunta regionale del Veneto e già neo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
AllâIstituto âG. B. Cerlettiâ Zaia è giunto in maniche di camicia a bordo della sua Fiat 500, assieme alla moglie Emanuela Monti, dopo aver passato nei campi assieme ad alcuni agricoltori le prime ore della mattinata: un arrivo informale, che ha voluto anche dare il segno di uno stile di concretezza senza ostentazione. Ma al suo ingresso nel giardino della Scuola la preside Damiana Tervilli, il corpo docente e gli allievi hanno voluto fargli una sorpresa, salutando con un applauso commosso lâex allievo, oggi ministro, che a stento ha trattenuto la commozione e che come primo atto ha invitato tutti ad un minuto di silenzio per ricordare la memoria di Aldo Moro nellâanniversario dellâassassinio.
Non è mancato un breve saluto dello studente di ieri agli studenti di oggi, con lâinvito ad impegnarsi a fondo nello studio, âperché senza studio â ha invitato Zaia â nella vita non si va da nessuna parteâ.
Eâ seguito lâincontro informale con i giornalisti delle svariate testate venete: quotidiani, settimanali, emittenti televisive e radiofoniche. âSto per lasciare la Regione avendo dato alla sua agricoltura un Programma di Sviluppo Rurale con una dote di oltre 914 milioni di euro, scritto con il sistema agricolo, il primo in Italia per il quale sia già stato emanato il bando attuativo. Il turismo â ha aggiunto Zaia âpotrà dal canto suo contare su una legge nuova di zecca, che il presidente Giancarlo Galan mi ha assicurato porterà allâesame della giunta la prossima settimana, e che darà ulteriore slancio ad un settore sempre cresciuto negli ultimi tre anni, in controtendenza con altre realtà italianeâ.
Zaia formalizzerà le sue dimissioni da vicepresidente della Giunta nei prossimi giorni. Non sono mancate le domande al âministroâ dellâagricoltura âche è settore strategico â ha sottolineato â perché nessun Paese degno di questo nome può permettersi di farsi dire da altri come mangiare, cosa mangiare e a che prezzoâ. Da questo punto di vista lâesperienza veneta è esemplare: un sistema produttivo che copre il 10 per cento del PIL agricolo italiano, fatto di produzioni di qualità certificata e controllata che primeggiano a livello nazionale.
âLa politica agricola oggi â ha concluso â non si decide però in un ufficio romano, ma nella contrattazione a livello comunitario, dove intendo battermi per difendere le nostre imprese agricoleâ. E dove i prossimi importanti appuntamenti sono in calendario già per le prossime due settimane.