Italia

Furti d'olio di oliva in frantoio, è allarme criminalità. Centinaia di quintali d'olio che si volatilizzano di notte

Bande di predatori pugliesi dell'area del foggiano in azione. Solo in un caso la fortuna e la professionalità dei Carabineri ha permesso di recuperare una parte, almeno, del prodotto

29 marzo 2008 | T N

Iniziamo con una nota positiva. Una "brillante operazione" dei Carabinieri - come si dice in certi casi - ha permesso di recuperare parte di un ingente quantitativo di olio extra vergine di oliva indebitamente sottratto all’azienda marchigiana Agostini.

Un grande spavento, comprensibilissimo, per il proprietario di un frantoio, quando dalla mattina alla notte ha visto svuotati i propri silos d'olio. Purtroppo per lui i soliti ignoti, con un piano davvero ben congegnato, si sono introdotti nella sede dell’oleificio rubando ben 600 quintali di olio per un valore di circa mezzo milione di euro.

Il colpo era stato studiato alla perfezione, sin dal pomeriggio di giovedì 20 marzo, quando, intorno alle 18,30, un uomo dal forte accento meridionale si è spacciato per un operaio della Telecom manomettendo le linee telefoniche e i collegamenti con gli allarmi. Quando poi nel corso della serata sono stati tagliati i cavi della corrente elettrica il gioco era semplicissimo. Al buio è stato facilissimo. La banda di malfattori è entrata in azione eludendo così i sistemi di sorveglianza, anche quelli dei capannoni vicini.

Sfondati i muri dell'edificio, nulla ha potuto impedire la sotrrazione di circa 600 quintali d'olio. Travasato il prezioso liquido in gran fretta all’interno di due autobotti, i delinquenti si sono dileguati senza destare sospetti. Tranne per un filo d'olio che ha lasciato tracce ben visibili del furto lungo il percorso verso la fuga.

La scia d'olio sulla strada ha fatto scattare le prime indagini che, per la fortuna del titolare dell'oleificio, Gaetano Agostini, sono andate a buon fine.
La banda di professionisti ha agito indisturbata, con una professionalità impeccabile, che fa pensare ad altri furti andati a segno altrove.

Tempo poche ore e i Carabinieri sono riusciti a bloccare nei pressi di Cerignola, in provincia di Foggia, le due autocisterne con l’ingente quantitativo d’olio trafugato all’azienda Agostini. Opertazione riuscita, con la denuncia di quattro persone e con il recupero di parte dell'olio, quello che non è andato perso nel corso dell'inseguimento. Nonostante siano sfuggiti all'arresto in flagranza di reato, i malviventi sono stati in ogni caso assicurati alla giustizia.
Identificati e denunciati, i quattro, tutti residenti nel basso foggiano, erano volti già noti alle forze dell'ordine.


E' allarme furti negli oleifici
Non si è verificato solo il furto di Valmir di Petritoli, nelle Marche, purtroppo. Già agli inizi di marzo i soliti ignoti, dopo aver disattivato anche in qusto caso il sistema di allarme, sono entrati in un frantoio di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, sottraendo,a rmati anche di potenti pompe aspiratrici, ben 700 quintali di olio di oliva, per un valore complessivo di 210 mila euro. I carabinieri non sono stati fortunati pur avviando prontamente le indagini.

Troppa delinquenza intorno all'olio
Tra Puglia e Campania, inoltre, è stato ancora l'olio al centro delle attenzioni questa volta per delle contraffazioni che hanno visto il coinvolgimento di alcune decine di persone, tutte arrestate, tra Foggia e Campania.
Non è mancato dunque l'ennesimo sequestro preventivo. Le persone coinvolte era già nota alle forze dell'ordine per traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, rapine, furti, contrabbando di sigarette, riciclaggio e truffe ai danni dell’Inps nel settore agricolo e traffico illecito di rifiuti.
In questo caso al centro delle contraffazioni erano oli di oliva e liquori per l'ammontare di quattro milioni di euro. Il gruppo malavitoso si occupava di mettere in vendita prodotti adulterati o con false etichettature.