Italia
Marini rinuncia e rimette il mandato a Napolitano
Non ci sono prospettive per un governo delle riforme, si va verso lo scioglimento delle Camere
04 febbraio 2008 | T N
Orami non si va da nessuna parte, le elezioni saranno quasi certamente l'unico sbocco. Queste potranno essere indette tra il 30 marzo e il 14 aprile prossimi.
D'altra parte la maggioranza non c'è e nemmeno si intravede qualche via d'uscita alternativa. Il possibile è stato tentato, ma oltre il possibile non è dato andare.
Non sono mancate le polemiche. Da una parte Veltroni, ilcapo del Pd, che denuncia l'irrazionalità dell'attuale opposizione: il Paese che produce non è per le elezioni a breve; ma per Berlusconi il dialogo è possibile solo dopo il voto.
Ed ecco, intanto, la dichiarazione resa da Franco Marini: "Il Presidente della Repubblica mercoledì 30 gennaio mi ha conferito lâincarico di verificare le possibilità di consenso su una riforma della legge elettorale e di sostegno ad un Governo funzionale allâapprovazione di tale riforma e allâassunzione delle decisioni più urgenti.
Ho incontrato le delegazioni delle forze politiche presenti in Parlamento.
Ho ascoltato i Presidenti delle organizzazioni imprenditoriali e i Segretari delle organizzazioni sindacali più rappresentative, nonché il Comitato promotore del Referendum ed il Comitato per la riforma elettorale.
Eâ diffusa, tra le forze politiche, la consapevolezza della necessità di modificare la legge elettorale vigente.
Non ho riscontrato però lâesistenza di una significativa maggioranza su una precisa ipotesi di riforma elettorale.
Nel rammaricarmi della impossibilità di raggiungere un obiettivo che ritengo necessario per il Paese, voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato agli incontri.
Per queste ragioni ho rimesso nelle mani del Presidente della Repubblica lâincarico che mi è stato conferito".