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Olio di oliva greco venduto per italiano: l'indagine a Brindisi

Olio di oliva greco venduto per italiano: l'indagine a Brindisi

Contestata la frode nell'esercizio del commercio a due aziende, per circa 1000 tonnellate commercializzate e un profitto illecito per quasi un milione di euro

16 settembre 2024 | C. S.

Due aziende, una del Brindisino e l’altra della provincia di Rieti, avrebbero venduto olio greco etichettandolo per olio extravergine di oliva 100% italiano. È quanto hanno accertato i finanzieri del comando provinciale di Brindisi che hanno sequestrato le due ditte e notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di sei persone.

Le accuse sono di frode nell’esercizio del commercio, contraffazione di indicazioni geografiche e falso.

Dalle attività investigative è stato possibile ricostruire anche il presunto profitto illecito ottenuto dalle imprese e dagli indagati, quantificato in oltre 940mila euro.

Le indagini hanno consentito di disvelare le presunte condotte illecite.

La prima riguarda la commercializzazione in Italia, in un solo biennio, di circa 540 tonnellate di olio extravergine di oliva di origine greca venduto come 100% italiano. Il prodotto veniva disperso in innumerevoli travasi di piccole quantità all'interno dei serbatoi delle aziende per renderne difficile la tracciabilità: in particolare, una fornitura di olio greco aveva subito formalmente oltre 500 movimentazioni apparenti all'interno della stessa azienda.

Una seconda condotta sospetta ha invece riguardato la commercializzazione di circa 500 tonnellate di olio extravergine di oliva con la falsa indicazione dell'anno di produzione.