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SEQUESTRO DI 47 ETTARI DI VIGNETO IN CHIANTI E DI CIRCA 800 MILA LITRI DI VINO NON GENUINI

L'operazione, denominata "Clean wine", ha dato i suoi frutti, svelando una truffa di vaste proporzioni. Coinvolta un'azienda agricola di Castelnuovo Berardenga, con i suoi due titolari, e alcuni rivenditori

30 novembre 2007 | T N

La Guardia di Finanza di Siena ha posto sotto seuestro ben 47 ettari di vigneti in una prestigiosa zona vitivinciola in Chianti. Ma non solo, ci sono anche 800 mila litri circa di vino che erano prossimi tramutarsi in Chianti Classico a marchio Docg senza essere genuini.

Con l'operazione "Clean wine", gli agenti della Gdf hanno dunque messo in luce una truffa di grosse proporzioni, stoppandola prima che oltre un milione di bottiglie di finto Chianti Classico Docg potessero essere immesse in commercio senza i requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione.

L'azienda agricola di Castelnuovo Berardenga, con i due proprietari e il responsabile della cantina, sono stati denunciati per i reati di frode in commercio aggravata e false dichiarazioni.

Le indagini hanno avuto inizio con la vendemmia 2006, quando si è scoperto che l'azienda agricola in questione aveva venduto intere produzioni di vino Chianti Classico non a orma a tre importanti società, attraverso una serie di documentazioni false.

L'inchiesta, partita sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siena, ha coinvolto anche i comuni di Figline Val d'Arno, Pontassieve e Tavarnelle Val di Pesa, con sequestri di merce presso dei rivenditori all'ingrosso, per un totale di circa 800 mila litri di falso Chianti Classico Docg.

Oltre alla denuncia di frode in commercio aggravata, alle persone coinvolte sono state elevate una serie di dure sanzioni amministrative, per tributi evasi per circa 600 mila euro di omesse fatturazioni.