Italia
Comprare l’olio d’oliva in offerta al supermercato ora non conviene

Oggi è più conveniente comprare l’olio extravergine di oliva dagli olivicoltori o nei frantoi piuttosto che al supermercato. I prezzi dell’olio nuovo a 10-12 euro al litro al sud, a 12-15 euro al litro al centro nord
19 novembre 2023 | T N
Da mesi ormai sugli scaffali dei supermercati mancano le offerte speciali per l’olio extra vergine di oliva.
Quando presenti non sono particolarmente appetibili, con prezzi che variano dai 9 ai 10 euro al litro, per extra vergine comunitario, ovvero miscele di oli di diversa provenienza.
L’olio extra vergine di oliva italiano ha prezzi a scaffale di 11-12 euro al litro, in offerta. Generalmente lo sconto praticato sull’olio italiano è del 10-15% rispetto al prezzo di listini. Stiamo parlando quindi di circa 1 euro al litro. Il prezzo pieno dell’olio extra vergine di oliva a scaffale è quindi di 13 euro al litro circa.
E’ ancora possibile trovare qualche bottiglia di olio a denominazione di origine (Dop/Igp) a prezzi più bassi dell’olio italiano. Non si tratta di una truffa ma solo della volontà delle aziende di smaltire in fretta la giacenza, prima di dover declassarlo a olio italiano, con conseguenti costi di smaltimento di bottiglie ed etichette. Si tratta però di partite di solito piuttosto piccole e di offerte non così frequenti.
E’ bene precisare che l’offerta oggi presente sugli scaffali dei supermercati, nella stragrande maggioranza dei casi, si riferisce a olio della passata campagna olearia, quindi olio vecchio. Si tratta di un’informazione che il consumatore può leggere anche in etichetta, almeno per l’olio italiano. Infatti se sulla bottiglia è scritto campagna olearia 2022/23 si tratta di olio vecchio, se invece trovasse campagna olearia 2023/24 si tratta di olio nuovo. E se non ci fosse l’indicazione della campagna olearia? Vuole dire che si tratta di miscele di più campagne olearie, olio vecchio e olio nuovo.
Perché comprare olio extra vergine di oliva in offerta al supermercato ora non conviene
Chi acquistasse olio extra vergine di oliva italiano al supermercato oggi lo acquisterebbe a un prezzo medio di 11 euro al litro, trovandosi in casa un olio vecchio che avrebbe una vita media di qualche mese, quando non di qualche settimana.
La campagna olearia per la produzione di olio nuovo è in corso, in realtà già quasi finita al centro-nord, e le disponibilità di olio nuovo presso olivicoltori e frantoi iniziano a essere tali perché le vendite di olio nuovo siano iniziate.
I prezzi dell’olio extra vergine di oliva di nuova produzione comprato al frantoio o dagli olivicoltori varia un po’ da regione a regione, anche se possiamo considerare due macro aree: centro-nord e sud.
Nel centro-nord il prezzo medio che abbiamo rilevato al frantoio, per olio 100% italiano non certificato, è di circa 12-15 euro ali litro, con punte di 18-20 euro al litro per i prodotti di migliore qualità o certificati Dop/Igp e biologici.
Al sud il prezzo medio che abbiamo rilevato al frantoio è leggermente più basso, nell’ordine dei 10-12 euro al litro, sempre per olio 100% italiano non certificato, con punte di 15 euro al litro per i prodotti di migliore qualità o certificati Dop/Igp e biologici.
Si tratta di prezzi, quindi, assolutamente concorrenziali con quelli del supermercato, addirittura di un euro al litro inferiori se si considera la fascia di prezzo più bassa per l’olio nuovo al sud, col vantaggio di portare a casa un olio fresco, ricco di polifenoli e profumato, con una vita media molto più lunga di quello del supermercato.
Perché l’olio extra vergine di oliva al frantoio costa meno che al supermercato?
Si tratta effettivamente di una condizione eccezionale, se consideriamo che il prezzo sullo scaffale del supermercato è sempre stato di 3-5 euro al litro inferiore rispetto a quello praticato in frantoio o dagli olivicoltori.
La spiegazione è tutta nei rincari del prezzo dell’olio extra vergine di oliva durante l’estate, con quotazioni all’ingrosso che hanno superato i 9 euro/kg. Un livello di prezzo che permette, con forti riduzioni delle marginalità per industria e GDO, di essere presenti a scaffale intorno agli 11 euro al litro.
I produttori hanno dovuto rincarare i propri listini mediamente di 2 euro al litro, per far fronte agli aumenti dei costi di produzione (fertilizzanti, fitofarmaci, energia, gasolio…). Il prezzo di frantoi e olivicoltori non segue sempre le fluttuazioni giornaliere delle borse merci ma, giustamente e legittimamente, mira ad assicurare una equa remunerazione per sé e la propria famiglia. Calmierando i prezzi, inoltre, può sperare di acquisire clienti e di poterli fidelizzare al proprio prodotto anche per gli anni a venire.
Il consumatore ha quindi il vantaggio di acquistare olio extra vergine di nuova produzione, direttamente dal produttore, a prezzi assolutamente concorrenziali e vantaggiosi, con una qualità del prodotto che è mediamente decisamente superiore a quella offerta sugli scaffali del supermercato.