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PRENDE CORPO UN'ALTRA FORMA DI AGGREGAZIONE. NASCE IL CLUB DEGLI "AMICI DELLE CITTA' DELL'OLIO"
In occasione dell’assemblea dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, tenutasi il 13 luglio, ha preso il via una nuova iniziativa. Fresco di stampa, inoltre, il volume “Il Marketing Territoriale delle Città dell’Olio”
14 luglio 2007 | T N
Il mondo dellâolio si è incontrato a Siena. Venerdì 13 luglio, infatti, allâombra del Duomo nel palazzo della Provincia, si è svolts una giornata interamente dedicata allâoro liquido nazionale.
Al centro delle attenzioni della mattina, il battesimo della nuova associazione delle Città dellâOlio , il Club degli "Amici delle città dellâOlioâ che è stato peraltro presentato a tutti i soci nel pomeriggio, in occasione dellâAssemblea dellâAssociazione Nazionale delle Città dellâOlio.
Il club degli "Amici delle città dellâOlioâ è il nuovo organismo ideato allâinterno dellâAssociazione Città dellâOlio che dà la possibilità a tutti coloro che amano il vero olio italiano di qualità , di vivere e conoscere da vicino i molteplici aspetti dellâoro liquido nazionale.
Essere âamicoâ delle Città dellâOlio significa essere parte integrante di un punto di scambio, di un crocevia dove il denominatore comune è lâamore per la pianta dellâolivo e lâimpegno alla salvaguardia e alla valorizzazione dellâolio extra vergine di qualità , oltre a poter partecipare alle assemblee con voto deliberativo, essere eleggibile alle cariche sociali e poter effettuare contribuzioni volontarie.
Il club vuole essere uno strumento volto ad ampliare e rafforzare gli scopi e le attività delle Città dellâOlio, promuovendo la cultura e la storia dellâolio extra vergine dâoliva con lâobiettivo di dare voce e spazio al sempre più crescente numero di tutti coloro che svolgono un ruolo di interesse e di opinion leader nellâambito dellâolivicoltura.
âCon questo progetto si vuole stimolare la nascita di un organismo nuovo che dia spazio, sia agli amici Soci delle Città dellâOlio, e anche a coloro che non hanno lo stato giuridico per far parte dellâAssociazione, che riunisce Comuni, Province, Comunità Montane e Camere di Commercio â spiega il presidente dellâAssociazione Nazionale delle Città dellâOlio, Enrico Lupi - ma che nonostante questo, esprimono positivamente il loro parere nei confronti dellâAssociazione, come ad esempio i giornalisti, gli opinionisti, i critici, gli chef, gli assaggiatori. Il club vuol rappresentare un importante momento di aggregazione volto a mantenere le relazioni costruite in oltre dieci anni di associazionismo delle Città dellâOlio al fine di far tesoro delle esperienze, dellâimpegno e della dedizione che molte persone hanno dimostrato e continuano a manifestare nei confronti dellâAssociazione, garantendo un impegno costante ed una profonda conoscenza del settore olivicoloâ.
Lâaltro grande appuntamento si è svolto sempre la mattina di venerdì 13 luglio, quando alle 10.30 presso la sede della provincia in piazza Duomo, è stato presentato alla stampa il libro sullo studio dei territori dellâAssociazione, Il Marketing Territoriale delle Città dellâOlio, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dellâUniversità degli Studi di Siena.
Strategie di marketing territoriale, tradizione e innovazione, dunque: le Città dellâOlio si raccontano. Il volume è stato sostenuto dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali ed è uno degli ultimi risultati del progetto di promozione territoriale che lâAssociazione segue da anni e che ha visto anche la realizzazione di importanti strumenti di valorizzazione del settore olivicolo nazionale come la carta degli oli nei ristoranti.
Raccontare il mondo dellâoro liquido italiano al fine di favorire lo sviluppo delle realtà territoriali associate che si affacciano sul mercato con la specificità storica, culturale e paesaggistica della risorsa olivicola ed istruire il consumatore sulle caratteristiche di un buon prodotto sono gli obiettivi dellâanalisi del sistema economico e produttivo.
âIl progetto sul marketing territoriale delle Città dellâOlio rappresenta un primo momento di studio e di raccolta di dati sulle economie connesse allâolivicoltura locale, per elaborare â spiega il presidente dellâAssociazione, Enrico Lupi - una strategia di marketing specifica che il singolo ente associato possa applicare alla propria realtà . Per la prima volta si è misurato quanto le Città dellâOlio sono in grado di rispondere ad una tipologia di consumo moderno che premia lâesperienza del prodotto e che riduce la competitività perché riconosce la specificità delle singole produzioni locali, favorendo lo sviluppo dellâintero territorio, senza incidere sulla sola filiera di produzione, e proponendo la formulazione di una strategia mirata ad implementare il sistema Città dellâOlio, messa a servizio di tutti gli associati. Il valore aggiunto che ha permesso di giungere alla conclusione della ricerca risiede nella sinergia tra le competenze e le attività svolte dallâAssociazione Nazionale Città dellâOlio e dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dellâUniversità di Siena â conclude il presidente - che si sono messe a servizio dei singoli Soci, ponendoli al centro della ricerca prima, come oggetto di studio e poi come destinatari dei risultati prodottiâ.
Ottimi i risultati raggiunti grazie alla numerosa partecipazione riscontrata da parte degli associati. Oltre 100 comuni italiani, infatti, distribuiti in 17 regioni per un totale di circa 200.000 ettari di superficie olivicola (18% del totale nazionale), hanno collaborato tramite la compilazione del questionario strutturato per agevolare lâanalisi del contesto territoriale studiato.
Inserirsi in una nuova visione di marketing territoriale rappresenta una novità rispetto alle altre attività dellâAssociazione. Per la prima volta si parla infatti di âspettacolarizzazione della risorsa olioâ che consente di sviluppare una proposta di sviluppo volta allâintero contesto storico, sociale, culturale oltre che alla reale produzione olivicola, con lâobiettivo di capire qual è il sistema che trasforma lâolio in quel prodotto che fa da tramite per i valori del territorio nei ristoranti, negli agriturismi, nei musei e non solo.
âQuesta ricerca intende spiegare innanzitutto â spiega il Dott. Gaetano Torrisi, autore del libro - cosa succede, dal lato dellâofferta, nel momento in cui si cerca di trasformare un prodotto come lâolio in un bene tipico e, a seguire, da semplice prodotto tipico in un sistema in grado di sostenere un consumo moderno allâinsegna della qualità alimentare. Il compito dei territori sarà proprio quello di dare un grande contributo a questo processo, sensibilizzando e motivando gli operatori locali a trasmettere le peculiarità del prodotto locale in tutte le occasioni di contatto con la clientela, tanto interna (cittadini residenti) che esterna (turisti ospiti)â.
Una volta analizzate e spiegate le caratteristiche che rendono unâarea distintiva, il libro si propone di suggerire alcuni aspetti peculiari da valorizzare prendendo esempio da sei regioni: Toscana, Liguria, Umbria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Fonte: Marzia Morganti Tempestini