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PROSCIOGLIMENTO PER EDOARDO RASPELLI. NON HA OFFESO, MA HA SOLO ESERCITATO LA SUA FUNZIONE DI CRITICO

Il conduttore di Melaverde è stato assolto, e non è la prima volta. La motivazione? L'avere correttamente espresso il proprio diritto-dovere di cronaca. Il patron del ristorante napoletano "Cantinella", tale Giorgio Rosolino, aveva chiesto danni per un miliardo di lire

07 luglio 2007 | T N

E' dura fare il critico, ma poi in giudizio tutto si chiarisce. Prima gli avevano chiesto un miliardo di danni, quando ancora c'erano le lire; poi,passando il tempo, e cambiando la moneta, si puntava a una condanna a 50 mila euro. Queste solo le intenzioni, perché in realtà - come annuncia lo stesso Raspelli - il celebre ristoratore Giorgio Rosolino è stato sconfitto e ha perso così la causa. Motivazione: il critico gastronomico non aveva offeso né lui né il suo lussuoso ristorante.

Due i protagonisti della vicenda, dunque: da una parte Giorgio Rosolino, patron della famosa Cantinella a Napoli (zio, peraltro, del campione di nuoto Massimiliano Rosolino) e, dall’altra, il critico e conduttore televisivo di "Melaverde", Edoardo Raspelli.

I fatti risalgono ad alcuni anni fa (i tempi della giustizia sono lenti, si sa) quando ancora Edoardo Raspelli era il curatore della Guida dei Ristoranti dell'Espresso.
Nell'edizione 2000 della Guida, erano apparse critiche negative sul servizio e sull'insieme della Cantinella di via Nazario Sauro, locaale posto di fronte al borgo di Santa Lucia cui, a quell’epoca, oltre tutto, la Michelin assegnava una stelletta di buona cucina (!).

L’Editoriale L’Espresso durante il dibattimento si era chiamata fuori, sostenendo che quale curatore e supervisore della Guida, la responsabilità di quanto pubblicato era solo di Edoardo Raspelli.
Difeso dall’avvocato Orazio Savia del Foro di Roma, il conduttore di "Melaverde" è stato assolto dalla Prima sezione del Tribunale Civile di Roma (giudice unico la dottoressa Marta Ienzi) per aver correttamente svolto il diritto dovere di cronaca e di critica.

E’ l’ennesimo processo che si risolve nell’assoluzione di Edoardo Raspelli. Nel passato, sempre rimanendo in Campania, ci fu quella nella causa intentatagli dallo staff del celebre albergo Luna Convento di Amalfi di cui aveva criticato duramente la fatiscente struttura e, più di recente, quella di Luigi Veronelli, che Raspelli aveva criticato per aver condotto una pura operazione commerciale nel promuovere l’olio denocciolato.
Querelato da Veronelli, anche in quel caso Edoardo Raspelli era stato pienamente assolto.