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L’ORCIOLO D’ORO: SICILIA REGINA, MA UMBRIA, LAZIO, TOSCANA E MARCHE SI CONFERMANO AI VERTICI

Al contrario dell'industria, nel campo dei sapori è il sud che domina il nord

23 maggio 2007 | T N

La sedicesima edizione del concorso nazionale oli exravergini di oliva "L'Orciolo d'Oro" è stato dominato dalla Sicilia che ha piazzato le sue aziende ai primi posti nelle varie classi.

Tutta isolana la griglia vincente della categoria fruttato intenso e grande battaglia per il primato che è andato all'azienda Rollo di Ragusa con l'olio "Letizia", con ben due ex aequo: Agrobiologica Rosso di Ragusa e oleificio Gulino di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) al secondo posto; terza piazza per l'azienda Gafà dott. Sergio e i Cinque Colli, sempre di Chiaramonte Gulfi, e per l'azienda Angela Consiglio di Castelvetrano. Gran Menzione per gli altri finalisti di questa categoria che sono l’azienda Sant’Andrea di Buccheri (Siracusa), Puglia Alimentare di Martina Franca (Taranto), Mandranova di Palermo, San Comaio di Zungoli (Avellino)e il Frantoio Valluzzi Donato di San Mauro Forte (Matera).

Nella categoria fruttato medio dello stesso concorso ha vinto il "Terra Memphis etichetta nera" dell'azienda Terra Memphis di Sutera Antonino di Menfi (Agrigento), seguita da altri due oli siciliani (Trappitu-Terre di Shemir di Trapani e Ravidà di Menfi-Agrigento), ma al terzo posto si sono classificate tre aziende del Lazio Azienda Maggiarra Impero, Cetrone Gina e Cetrone Alfredo tutte di Sonnino, Latina; siciliani gli altri finalisti, Gran Menzione all’azienda Frantoi Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) e all’Agricola D’Alì di Trapani.

Nella categoria fruttato leggero successo invece dell'Umbria con l'olio Podere Le Corone dell'azienda Casteldoglio di Montecastello Vibio (Perugia), seguita da un olio pugliese (Soave di Pietro Intini di Alberobello) e da uno romano (Antichi sapori di Quinzio Antonelli di Moricone) e dall'olio Valdelmelo Sipma di Roma al terzo posto. In questa classe Gran Menzione all’Oleificio Cooperativo Tre Colli di Rotello (Campobasso), alla Tenuta Rasciatano di Barletta (Bari), al Frantoio Tradizionale Paganelli di S. Angelo di Romagna, al Frantoio Della Fazia di Rocca S. Giovanni (Chieti) e alla Cooperativa Olearia Larinese di Larino (Campobasso). Le altre regioni si sono dovute accontentare della distinzione: molte le distinzioni per le aziende della Regione Marche.

Nell'ottavo concorso nazionale riservato agli oli biologici "L'Orciolo d'oro" si sono segnalate altre regioni oltre alla Sicilia. Un olio fiorentino, l'Altomena della fattoria Altomena di Pelago (Firenze), ha insidiato fino all'ultimo il primato siciliano nella categoria Fruttato medio, giungendo secondo dietro al Villa Zottopera dell'Agrobiologica Rosso di Ragusa e a pari merito con un altro siciliano (Cherubino dell'azienda Terraliva di Siracusa); al terzo posto le aziende Titone di Locogrande (Trapani) e La Vialla di Arezzo. Gran Menzione per il Primo bio dei Frantoi Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Ragusa). Bene anche i toscani, distinzione per: il Monocultivar frantoio dell'azienda agricola il Mandorlo di Firenze, per l’olio Berloni dell’Azienda Agrobiologica Berloni Giuliano. Il dominio siciliano è stato contrastato anche dalle Marche che hanno vinto meritatamente la categoria fruttato leggero con l'olio Il Bio dell'oleificio Guzzini Giovanni e Massimo di San Biagio di Osimo (Ancona), e dalla Toscana che ha piazzato al secondo posto il Poggio agli Ulivi dell'omonima azienda di Firenze, al terzo posto la Società Iniziative Agricole di Favara (AG). In questa categoria, gran menzione per La Casa di Caroli Biologico (azienda Puglia Alimentare di Martina Franca-Taranto) per la Fattoria San Michele di








Cantalupo Sabino (Rieti) e per l’olio Borgo Antico dell’Azienda Gerace di Enna. e la distinzione per l'olio biologico Galiardi, dell'omonima azienda di Cartoceto della Provincia di Pesaro e Urbino, oltre all’Azienda Agricola Pietraviva, all’Azienda Cecchini Lorenzo, entrambe di Pesaro.
Dice l'organizzatrice dei concorsi Marta Cartoceti: "Anche quest'anno abbiamo avuto un'adesione eccezionale da tutta Italia, segno della serietà e del rigore dei concorsi, le cui commissioni esaminatrici sono composte da 34 degustatori provenienti da tutte le regioni italiane, regolarmente iscritti all'elenco ministeriale e appartenenti a diverse associazioni di degustatori, i quali hanno lavorato con grande scrupolo". I concorsi nazionali sono organizzati in collaborazione con Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, Assessorato allo Sviluppo economico e Turismo, Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Marche e dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio. Le commissioni sono state presiedute dalla Presidente dell'Enohobby Club Marta Cartoceti che ha affidato la direzione dei lavori al professor Ettore Franca, presidente di Olea, e nominato capo panel leader Giorgio Sorcinelli.