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DODICI PUNTI PER FAR RIPARTIRE L’UNIONE. PRODI VERSO IL REINCARICO

A buon punto anche le trattative con singoli esponenti dell’opposizione. Accordo vicino con Follini e altri due senatori. Rientrati nei ranghi anche Rossi e Turigliatto. Napoletano rimanderà Prodi alle Camere per la fiducia già stasera?

23 febbraio 2007 | T N

Via i Dico dal programma del Governo per accontentare l’Udeur ma soprattutto Follini.
Impegno concreto per il Sud per favorire il voto favorevole dei due senatori del Movimento per le Autonomie.
Pallaro, il senatore “indipendente” eletto dagli italiani all’estero, sembra essere stato convinto a votare la fiducia, dopo che ieri pomeriggio aveva detto non a un Prodi bis.
Un altro, o altri due, senatori della Cdl sarebbero disponili a fare il salto in cambio di poltrone.
E Mastella fa sapere che, secondo la sua personale contabilità, ora i numeri al Senato ci sono.

Prodi, prima di accettare il reincarico, il premier ha voluto comunque fissare, nero su bianco, un nuovo programma di governo, in dodici punti.
Approvato, obtorto collo, dai segretari di partito, il documento ha comunque suscitato qualche mugugno all’interno dell’Unione.
“La cosa che mi colpisce di più – afferma il Ministro della solidarietà Paolo Ferrero - è quello che manca dal documento: il tema della precarietà, la lotta all'evasione, la lotta alla povertà, punti qualificanti, mi sembra non compaiano. Gli elementi di società non compaiono. Sembra uno schema in cui i livelli di emergenza sociale restano sullo sfondo. Per un governo di sinistra penso debbano avere un peso diverso.”
Non è comunque solo sui temi governativi che Prodi ha fatto ingoiare il rospo agli alleati. Si rafforza, almeno sulla carta, la sua leadership introducendo il portavoce unico dell’esecutivo, Sircana, e attribuendosi l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto.

Ecco i dodici punti:
1. “Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all'estero”.
2. “Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione”.
3. “Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile”.
4. “Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori”.
5. “Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle professioni”.
6. “Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza”.
7. “Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali (costi della politica)”.
8. “Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l'unificazione degli enti previdenziali”.
9. “Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l'estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido”.
10. “Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate”.
11. “Il portavoce del presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell'esecutivo”.
12. “In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto”.