Italia
LA MORTE DI AVOLIO LASCIA UN VUOTO INCOLMABILE
Una nota di Alfonso Pascale in ricordo di un grande protagonista del'agricoltura
04 novembre 2006 | Alfonso Pascale
La morte di Giuseppe Avolio ci riempie di profonda tristezza e lascia un vuoto
incolmabile nell'agricoltura italiana.
La sua azione ha segnato una fase decisiva delle trasformazioni avvenute nelle campagne, recando un contributo originale, da un'angolatura socialista, al dibattito culturale e politico sui temi dell'impresa agricola, delle relazioni
tra agricoltura, industria e commercio, dello sviluppo territoriale e della
tutela e valorizzazione delle risorse naturali.
Ha combattuto con rigore e coraggio ogni impostazione corporativa e statica del settore, favorendo politiche di liberalizzazione dei mercati e di attenzione
alla sostenibilità sociale dei processi economici, senza mai prescindere da una
visione internazionale dei problemi.
Non è stato facile per lui perché gli orientamenti prevalenti anche a sinistra
andavano in tutt'altra direzione. Ma ha saputo agire controcorrente con
intelligenza e spirito unitario.
Chiunque intenda oggi occuparsi con serietà di cose agricole non può prescindere dalla ricchezza e peculiarità del suo pensiero.
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